Frutta nelle scuole al palo il caso Anche il Piemonte riapre le iscrizioni fino al 28
Ancora tutto fermo per la campagna “Frutta nelle Scuole”, e di conseguenza nessuna distribuzione di prodotto in classe. Il ministero delle Politiche agricole nei giorni scorsi, ha deciso di riaprire temporaneamente le iscrizioni al programma 2020-21.
Tra le Regioni nelle quali ci si potrà ancora iscrivere, non essendo stato raggiunto il target previsto dal programma (in sostanza per i vari lotti non c'era un sufficiente numero di alunni) c’è il Piemonte, con Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Sardegna, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto.
La data limite è quella del 28 febbraio prossimo «e comunque fino al raggiungimento dei rispettivi target regionali».
Già gli anni scorsi la distribuzione legata al progetto comunitario aveva registrato problemi e gravi ritardi; l'emergenza sanitaria legata al coronavirus negli ultimi mesi ha avuto la sua parte ma, ancora una volta, pesano le farraginosità burocratiche.
«La distribuzione per le scuole iscritte al programma e che risulteranno tra i beneficiari, non è stata ancora avviata», scrive la social media manager del progetto a un'insegnante che, sul profilo Facebook di "Frutta nelle Scuole" chiede quando si partirà. «Può consultare il nostro sito per tutti gli aggiornamenti».
Il ministero, una volta individuati i distributori di ogni Regione, con le procedure di gara previste, affiderà a ciascuno di loro le graduatorie estratte dal sito, con l’obbligo di contattare le scuole seguendo l’ordine indicato. Successivamente i distributori stessi dovranno comunicare al Mipaaf, secondo le modalità previste dal capitolato, gli istituti che avranno rinunciato al programma e quelli che invece si saranno convenzionati.