Giorno per giorno i numeri del contagio checkpoint saluzzo: Il diario

Giorno per giorno i numeri del contagio checkpoint saluzzo: Il diario
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C’è chi l’ha già definita la settimana più difficile per il Piemonte dal dopoguerra ad oggi. Sicuramente è un cambiamento epocale, che mai avremmo immaginato fino a poche settimane fa, quello che ha imposto l’epidemia di coronavirus. Giorno per giorno, ecco com’è cambiata la nostra vita.

Martedì 10 marzo è stato il giorno della svolta, con la decisione, comunicata in serata dal presidente Cirio, di stringere ulteriormente le maglie della prevenzione. Stop a bar, ristoranti, negozi non alimentari. Il coronavirus è già in Piemonte, i casi registrati sono 482 (115 a Torino, 14 nel Cuneese). Le vittime sono già 20 nelle province dell’Est Piemonte. A Saluzzo ci si confronta, ci si saluta con l’incognita di capire cosa succederà il giorno successivo.

Mercoledì 11 è un giorno che ricorderemo: il primo assaggio della quarantena, meglio, dell’isolamento domiciliare. Ma in giro c’è tanta gente. C’è la coda ai supermercati, anche nel Saluzzese; chi può si dedica a lunghe passeggiate o va in bicicletta. I capannelli, soprattutto di anziani, non mancano in piazza e nei luoghi pubblici. In Piemonte le persone positive al coronavirus sono 552. Sono 20 a Cuneo, dove si registra il primo decesso: è un anziano di Busca.

Giovedì 12 c’è una stretta dei controlli da parte delle forze dell’ordine. Il covid-19 lambisce il Saviglianese, con i primi casi a Marene e Racconigi. I contagi salgono a 689, in provincia di Cuneo sono 33, undici in più del giorno precedente. Quattro le vittime nella regione.

Venerdì 13 il Piemonte è alle prese con un’impennata delle vittime positive al coronavirus: ben 17, di cui due a Cuneo (una di loro è la seconda vittima di Busca), che fanno salire il totale regionale a 46. I contagi sono complessivamente 840, di cui 40 nella nostra provincia.

Il Saluzzese, ad esclusione di Busca, appare ancora relativamente immune al contagio, anche se si registrano i primi casi a Faule e Monasterolo.

Sabato 14 è giorno di mercato a Saluzzo: poche le bancarelle in piazza Cavour, limitate ai generi alimentari. La città è sostanzialmente deserta per lunghi tratti della giornata. Dai balconi e dalle finestre compaiono gli arcobaleni dei bambini. Marene vive l’ennesima giornata difficile, con l’individuazione di un quarto caso. Venti i nuovi decessi nel corso della giornata a livello regionale (66 in totale dall’inizio dell’epidemia). Due le vittime in provincia nella giornata. Il numero dei casi positivi sfonda quota mille.

La Miroglio tessile si attrezza per la produzione delle mascherine sanitarie lavabili e consegna le prime 10 mila alla Regione. Altre 50 mila arrivano in dono dalla Cina.

Domenica 15 le campane suonano a lungo a mezzogiorno, anche quelle della cattedrale di Saluzzo. È la prima domenica senza la messa. Costigliole, Casalgrasso e Savigliano si aggiungono alla lista dei comuni nella nostra zona in cui si registrano i primi casi di coronavirus. Il bollettino della Regione recita 28 vittime, 94 dall’inizio dell’epidemia (5 totali a Cuneo). I contagi sfondano la soglia dei 1200.

Lunedì 16 la Regione annuncia l’apertura dell’ospedale di Verduno. Diventerà un “Covid hospital”, con un grande reparto di terapia intensiva e uno di sub terapia intensiva. 27 le vittime registrate nel corso della giornata che aggiornano il bilancio a 121. Primi casi a Saluzzo e Revello.

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