Giovedì in programma il confronto tra i sindaci e l’assessore Icardi

Giovedì pomeriggio, in videoconferenza alle 16,30, l’assessore regionale Luigi Icardi incontrerà i sindaci del saviglianese, saluzzese e fossanese, per un confronto sul futuro della sanità nel quadrante Nord Ovest della provincia.

Si tratta del primo dibattito in seguito alla risposta dell’assessore ai sindaci di Savigliano, Fossano e Saluzzo circa il dietrofront sul cosiddetto “Piano Magni”.

Inversione di rotta, necessaria, così l’aveva definita l’assessore Icardi, perché i 57 milioni di euro previsti dal piano elaborato dall’allora direttore generale dell’Asl Cn1 Francesco Magni, non sono sufficienti per il recupero e la riqualificazione strutturale dell’ospedale Santissima Annunziata di Savigliano.

«Occorrerebbero almeno 100 milioni - ha sentenziato Icardi -; a questo punto torna in gioco l’ipotesi di pensare a un nuovo ospedale di riferimento per il territorio».

I fondi necessari per il nuovo ospedale sono stimati in 170 milioni di euro.

Alla notizia, si è aperto il dibattito su dove collocare il “nuovo Santissima Annunziata” e, soprattutto, è necessario comprendere quale sarà la sorte delle tre strutture ospedaliere di Saluzzo, Fossano e, appunto, del Santissima Annunziata di Savigliano.

Icardi ha ribadito la volontà di mantenere operative le tre strutture, che andrebbero ad essere complementari al nuovo nosocomio. In ballo c’è anche la questione della localizzazione dell’ospedale. Se in un primo momento è apparso chiaro che sarebbe dovuto sorgere a Savigliano, eventualmente lungo l’asse della Sp 662, appena fuori città, ora iniziano ad emergere dubbi sulla compattezza del territorio per ciò che riguarda la scelta della sede.

Uncem e Unione montana Valle Varaita hanno già preso carta e penna chiedendo la massima attenzione alla montagna, mentre il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni è pronto ad alzare le barricate per salvaguardare il servizio sanitario in città.

Valerio Oderda, sindaco di Racconigi, ha invece proposto di utilizzare gli spazi dell’ex Chiarugi.

Forse anche per queste frizioni, il dibattito tra Icardi e sindaci è stato annunciato a “porte chiuse”, limitato nella presenza ai soli sindaci del territorio.