Giro d’Italia a ottobre: a rischio la tappa sul colle dell’Agnello
Il Giro d'Italia 2020, almeno nella speranza degli organizzatori, si svolgerà nel mese di ottobre dopo i Mondiali di Aigle-Martigny e prima della Vuelta di Spagna. Considerato il periodo, resta da capire se sarà possibile confermare la penultima tappa da Alba al Sestriere con il passaggio sul Colle dell’Agnello e le successive arrampicate su Izoard e Monginevro.
Le novità sono emerse dalla riunione, svoltasi in videoconferenza, organizzata dall'Unione Cycliste Internationale, la federazione ciclistica internazionale, che ha rimodulato il suo calendario.
Rinviato anche il Tour de France, ora in programma dal 29 agosto al 20 settembre mentre i campionati nazionali organizzati dalle singole Federazioni si terranno nel fine settimana del 22 e 23 agosto.
Il presidente dell'Uci David Lappartient: «Vorrei rendere omaggio ai rappresentanti degli organizzatori, delle squadre e dei ciclisti per la loro collaborazione e il loro impegno in questi tempi difficili. Abbiamo ancora del lavoro da fare per finalizzare l'istituzione di un calendario internazionale Uci 2020 completamente rivisto, data la pandemia di coronavirus che ha scosso il mondo, ma oggi è stato fatto un primo passo molto importante».
In attesa di capire se veramente la Corsa Rosa si terrà a ottobre, la Federazione Ciclistica Italiana ha annullato le gare previste fino alla fine di giugno sul territorio nazionale. E' quanto stabilito dalla delibera del presidente Fci Renato Di Rocco. Rinviati a data da destinarsi, di conseguenza, tutti i campionati italiani in programma fino al 30 giugno.
I suiveurs del ciclismo palpitano - come quelli del calcio - nella speranza di poter godere di un’intera estate di corse ad alto livello. Ma resta il fatto che riesce difficile immaginare una grande corsa - che attraversa paesi e città mobilitando il grande pubblico - nel rispetto delle norme di distanziamento.