Godiamoci la neve di Carnevale: via allo sci Zzzzz zzzzzz

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«Contiamo di aprire gli impianti lunedì 15 e di restare aperti martedì 16 e mercoledì 17 e poi il week end successivo, compreso lunedì 22. Siamo pronti, ma aspettiamo di vedere nel dettaglio le linee guide del Cts (Comitato tecnico scientifico) perché al momento le indicazioni non sono ancora chiare».

Claudio Bongiasca, presidente della società “Sampeyre 365” che dal dicembre 2019 gestisce gli impianti di risalita di proprietà del Comune di Sampeyre nel vallone di Sant’Anna, spera sia davvero la volta buona. Ben consapevole, tuttavia, che, essendo ormai a metà febbraio, la stagione è irrimediabilmente compromessa.

«Sarebbe stata un’annata eccezionale e invece - spiega - siamo ancora in una situazione di incertezza, senza ancora aver saputo se ci saranno anche per noi ristori e di quale entità perché ad oggi non abbiamo ricevuto manco un centesimo. Per tutto l’inverno abbiamo avuto 3/4 persone che hanno sempre lavorato per mantenere le piste in efficienza nella speranza, sempre risultata vana, di poter aprire. Le vacanze di Natale perse rappresentavano per una piccola stazione come la nostra il 50% del fatturato annuale. Ormai possiamo fare ben poco e mi dispiace perché, con l’ottimo innevamento naturale e la realizzazione del laghetto artificiale in quota, abbiamo collaudato nel migliore dei modi il sistema d’innevamento artificiale. Quest’anno tutto era perfetto, se non fosse stato per la maledetta pandemia che ci ha costretti alla chiusura da marzo dello scorso anno».

Anche a Pontechianale sarà in funzione, lunedì 15 e martedì 16, la pista “Conce” così come in cima alla seggiovia sarà aperto il rifugio Helios, che ha avuto un cambio di gestione.

«Per accedere alla seggiovia - spiegano i responsabili - è necessario indossare la mascherina, mentre nel rifugio bisogna mantenere la distanza di un metro e per ogni tavolo non sono consentite più di 4 persone non conviventi». Il Comitato tecnico scientifico a inizio settimana ha ribadito alle stazioni sciistiche che - solo nelle “regioni gialle" dove potranno riaprire gli impianti di risalita - il contingentamento degli accessi alle piste e agli impianti è necessario. Tutte le stazioni si stanno attrezzando con un lavoro intenso, molto complesso, in vista della partenza del 15 febbraio, per la vendita on line degli ski-pass.

É su questo aspetto, in particolare, che manca ancora chiarezza per le piccole stazioni dove pure, almeno nei giorni feriali, il distanziamento non dovrebbe costituire un problema.

Ma la preoccupazione di Uncem, l’associazione dei Comuni di montagna, è che le aperture degli impianti possano essere “a corrente alternata”, un forte timore di tutti gli impiantisti.

L’Uncem chiede inoltre al governo di sbloccare al più presto il Decreto ristori per la montagna, che dovranno dare ossigeno al comparto turistico invernale montano, che ha finora perso il 90% dei flussi e in alcuni casi il 95% del fatturato rispetto a due stagioni invernali fa. Infatti, già la stagione scorsa era stata compromessa, nella sua coda, dalla pandemia e dalla chiusura totale di impianti e strutture ricettive.

Da segnalare, a questo proposito, che lunedì gli albergatori della Val di Susa e della Val Chisone hanno chiesto al presidente della Regione Alberto Cirio di farsi portavoce col governo affinché venga cancellato il divieto di spostamento tra le regioni “gialle”, per consentire ai turisti di soggiornare nelle strutture ricettive.

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