Grano, mais, pascoli e orticoltura la gestione oggi avviene via satellite Mappe e monitoraggio dei campi con la piattaforma per l’agricoltura di precisione
Negli ultimi cinque anni (nel 2015 e poi nel 2017) l'Agenzia spaziale europea ha lanciato in orbita due satelliti Sentinel, con lo scopo di sorvegliare le aree verdi del pianeta e fornire dati per diversi servizi, come l'agricoltura di precisione. Partendo da questi rilevamenti l'Istituto per la bioeconomia del Cnr ha dato vita ad AgroSat, una piattaforma che fornisce strumenti in maniera gratuita e semplice.
Basta collegarsi al sito AgroSat per poter creare un proprio profilo e avere accesso ai dati che periodicamente i satelliti della costellazione Sentinel raccolgono dallo spazio. Dopo una prima fase di prova, focalizzata sulle aziende cerealicole, ora AgroSat è disponibile a livello nazionale e su una molteplicità di colture: oltre al grano è possibile gestire i campi di mais, ma anche pascoli e le colture orticole.
«Abbiamo iniziato con i cereali perché sono una coltura a basso reddito in cui ogni euro conta. Grazie alle mappe di prescrizione per la concimazione a rateo variabile, generabili con AgroSat, è possibile ottimizzare l'impiego di fertilizzante e quindi risparmiare», ha spiegato ad AgroNotizie Piero Toscano, ricercatore del Cnr e tra gli ideatori del progetto.
Che cosa è possibile fare collegandosi al portale di AgroSat? «Prima di tutto - osserva Toscano - è possibile georeferenziare i propri campi e avere accesso ai dati attuali e storici relativi alla vigoria della coltura. In questo modo è possibile monitorare l'appezzamento ed eseguire sopralluoghi mirati in quelle aree di campo che i dati satellitari ci dicono essere in sofferenza. Poi è possibile elaborare mappe di prescrizione».
È facile elaborare queste mappe? «Non è difficile, ma servono comunque un minimo di competenze informatiche e voglia di mettersi alla prova. L'apporto del tecnico e dell'agricoltore è poi comunque fondamentale nel calibrare la fertilizzazione. Noi offriamo solo dei dati relativi alle diverse classi di vigoria del campo, sta poi all'agricoltore decidere la dose di prodotto per area omogenea».