Green Angel portainnesto sperimentato da Apofruit

Green Angel portainnesto sperimentato da Apofruit

Secondo le previsioni di qualche settimana fa del Cso (il centro servizi ortofrutticoli di Ferrara), in Italia si attendono 327 mila tonnellate di kiwi; un dato che, pur segnando un +3% sul 2019, rimane inferiore a tutte le annate recenti. Il kiwi a polpa gialla continua a svilupparsi e, per il 2020, si avvicina alle 80 mila tonnellate (+35% sul 2019). Contemporaneamente, il kiwi verde risulta in lieve riduzione rispetto al deficitario 2019, stimato su circa 247.500 tonnellate (-4% rispetto alla passata stagione) a causa dei danni da gelo e per la progressiva perdita delle superfici colpite da moria. 

A causa di diversi fattori, il kiwi non ha avuto una produttività molto elevata. Le gelate primaverili hanno causato parecchi danni. Allo stesso tempo, la morìa continua a penalizzare il comparto.

Sul fronte commerciale, per quanto riguarda il kiwi verde, il settore sconta il malvezzo dei “furbetti” che anticipano raccolta e messa in vendita di un prodotto non ancora pronto a soddisfare le esigenze dei consumatori. E ciò malgrado la presenza dell’Accordo interprofessionale, che stabilisce un parametro minimo pari a 6,5 gradi brix per la messa in condizionamento del prodotto, mentre la commercializzazione del kiwi Hayward in Italia può essere effettuata solo con frutti aventi un minimo di 10 gradi brix e durezza da 2 a 3,5 kg/cm quadrati.

Spiega un operatore: «Il mercato ufficialmente dovrebbe partire da metà novembre. Purtroppo, c’è chi ha fretta e anticipa la messa in commercio con risultati davvero discutibili sul fronte della qualità organolettica».