Green pass, la carta per spostarsi in tutta Europa

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Si chiama ufficialmente “certificazione verde”. È il pass per potersi spostare in entrata e in uscita dalle Regioni in fascia arancione o rossa. Un documento che verrà poi soppiantato il primo luglio dal certificato dell’Unione Europea.

Il Green pass dimostra di essere stati vaccinati o di essere guariti dal Covid o di essersi sottoposti a tampone con esito negativo.

Il green pass serve per spostarsi tra le regioni in fascia arancione e rossa, ma anche per visitare gli anziani nelle case di riposo. E servirà per partecipare a feste e banchetti di nozze dal 15 giugno nelle regioni in zona gialla.

Si potrà tornare a viaggiare in tutta Italia dall'estero con un “pass verde nazionale”, in attesa che entri in vigore il Green pass europeo. Per ora, per entrare o rientrare in Italia, serve un tampone negativo, 48 ore prima della partenza. Per chi deve andare all’estero, va precisato che ogni paese ha le proprie regole, diverse anche all'interno dell'Unione europea. In linea di massima, per ora, anche se vaccinati, serve ancora un tampone prima della partenza.

Le istituzioni Ue hanno raggiunto un accordo per ripristinare la libertà di movimento con un certificato analogo al Green pass italiano. Il documento attesterà se un cittadino Ue è stato vaccinato, si è sottoposto a tampone con esito negativo o è guarito dal Covid, sviluppando gli anticorpi necessari. Il certificato verde è attualmente cartaceo ma dal 1° luglio sarà digitale. La durata del green pass per i vaccinati è stata portata da 6 mesi a 9 mesi a far data dal completamento del ciclo vaccinale.

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