I fabbri non rinunciano a Sant’Eligio

I fabbri non rinunciano a Sant’Eligio
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L’importante era esserci. La Confraternita di Sant’Eligio ha dovuto rinunciare al tradizionale pranzo sociale e alla gara alle bocce che coinvolge ogni anno decine di fabbri, ma non poteva dimenticare l’annuale ringraziamento al santo patrono.

Così, lunedì mattina, i fabbri e i lavoratori del ferro che fanno parte di una delle associazioni più antiche della città, si sono dati appuntamento in cattedrale alle 10,30, per la messa celebrata da don Roberto Salomone, parroco del duomo.

Rispetto agli anni passati, la funzione religiosa si è tenuta di fronte all’altare centrale, e non nei pressi dell’altare di Sant’Eligio, poiché l’area era occupata dal cantiere di restauro della chiesa. Durante la funzione religiosa sono stati ricordati i tanti soci della Confraternita scomparsi quest’anno: Andrea Giuliano, Cesare Eandi, Costanzo Barbero, Giuseppe Orsi, Mauro Malanetto e Ugo Toselli. Il direttivo della Confraternita, guidato da Costanzo Garnero, invita tutti i soci a rinnovare la tessera.

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