I frutticoltori replicano al Questore Nessuna irregolarità sugli stagionali quattrocento euro per ogni container, ma si temono alcune “zone d’ombra”
I frutticoltori saluzzesi hanno storto il naso di fronte alle affermazioni del questore di Cuneo Emanuele Ricifari, che ha parlato di “zone d’ombra” nella gestione della manodopera bracciantile durante la stagione della raccolta della frutta.
Il questore è intervenuto nei giorni scorsi, commentando l’andamento dei portali attivati dalle associazioni agricole di categoria, e coordinate dalla Regione Piemonte, in cui raccogliere le domande di lavoro di chi cerca un impiego stagionale nella raccolta della frutta. I portali sono un’idea emersa nel corso dei Tavoli per l’emergenza frutticola attivati dai sindaci dei comuni della frutta, assieme alle Op e alle associazioni agricole.
«Nel Saluzzese ci sono imprenditori disonesti che stanno chiamando lavoratori stagionali stranieri - ha detto il questore nel corso di una conferenza -, invitandoli a non usare i portali delle associazioni agricole per venire a lavorare nel distretto della frutta. A questi stagionali i datori di lavoro chiedono di portare parenti, amici, conoscenti. Per poterli pagare meno e fuori dalle regole. Con questi imprenditori i controlli saranno feroci e sappiamo che la Procura di Cuneo è molto attenta a questa situazione, adesso come in passato».
Ricifari si è soffermato in particolar modo sui portali di offerta lavoro: «Ai portali delle associazioni agricole, che non sono obbligatori ma il cui uso è stato caldeggiato a tutte le imprese, sono iscritti tantissimi studenti e cassa integrati italiani, Che non vengono chiamati, perché andrebbero pagati secondo le regole. Alcuni imprenditori con questo atteggiamento stanno vanificando il grande lavoro organizzato da mesi da Comuni del Saluzzese, Regione, Prefettura, forze dell'ordine, sindacati. Avvieremo controlli con forze di polizia e dell’esercito, sia nelle aziende, sia negli spazi pubblici per evitare assembramenti».
Frutticoltori e associazioni agricole hanno risposto affermando che molti agricoltori già da anni lavorano per la sistemazione in azienda degli stagionali.
Sul timore paventato dai sindaci che possa esserci un ondata di arrivi di stagionali africani, nonostante sia stato ribadito che il Pas non aprirà, lo stesso questore risponde: «I controlli delle forze dell'ordine sono già in corso adesso e saranno aumentati ancora per evitare assembramenti e illegalità».