I giovani del campus Mab Unesco scoprono le nuove attività di Melle

Quindici giovani tra i 15 e i 19 anni che vivono nell’Area MaB Monviso, la scorsa settimana hanno inaugurato la terza edizione dell’iniziativa Youth Camp a Melle. Con la supervisione di due educatrici della cooperativa Caracol e di un ricercatore della Fondazione Santagata i ragazzi hanno scoperto realtà produttive all’insegna dello sviluppo sostenibile attraverso la testimonianza diretta dei protagonisti.

«Questa esperienza - sottolinea Letizia Terrana, educatrice della cooperativa Caracol - offre sempre ottimi frutti perché vedere che ci sono persone che hanno fatto scelte coraggiose sul territorio è fonte di ispirazione e suscita interesse nei ragazzi». I partecipanti hanno incontrato il vicesindaco di Melle Emanuele Ponza, che ha raccontato del suo impegno nella comunità locale, gli Antagonisti di Melle, che hanno contribuito a ridare vivacità al paese dei “toumin” aprendo attività commerciali e ricettive, e l’azienda agricola Cresco di Rossana, che ha dato vita a un orto collettivo, coinvolgendo a più livelli la comunità nel progetto agricolo.

Particolarmente formativa è stata anche la visita alla borgata Comba di Melle, dove l’associazione Kerigma di Savigliano ha in comodato d’uso chiesa ed ex scuola e sta gradualmente contribuendo al recupero di altri edifici, restaurandoli in condivisione e con il sistema della “rueido”, la tradizione del lavorare in comune per il bene di uno o più appartenenti della comunità.

Al momento di confronto a conclusione di questo prima fase di Youth Camp ha voluto essere presente il presidente del Parco del Monviso Dario Miretti che ha ringraziato i partecipanti per aver fornito «uno sguardo sul futuro dal loro punto di vista di giovani, utile anche a noi per capire meglio la nostra quotidianità». Ha poi sottolineato Miretti: «E’ importante che i giovani facciano gruppo per ragionare su tematiche centrali per la nostra contemporaneità ma anche e soprattutto per il loro futuro come lo sviluppo sostenibile. Il Parco del Monviso continua a sostenere con convinzione queste giornate di lavoro concreto per formare la consapevolezza sull’ambiente e sulla montagna. Se possibile, contribuiremo ad allargare ulteriormente il gruppo di giovani coinvolto».