I nostri soldi Guida alle proroghe stabilite con il decreto “Cura Italia”

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Il decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020 sospende gli adempimenti fiscali in scadenza tra l'8 marzo e il 31 maggio. Si noti che si tratta di spostamento nel tempo e non già di abolizione. Il principale adempimento scadente in questo intervallo temporale è la dichiarazione annuale Iva 2020 per il periodo d'imposta 2019.

Sono prorogati al 31 maggio (quindi al I giugno, dacché il 31 maggio cade di domenica), per i soggetti con fatturato inferiore a due milioni di euro, i versamenti da autoliquidazione che scadono tra l'8 marzo e il 31 marzo. Il rinvio riguarda anche le rate delle cartelle esattoriali che scadono nel periodo citato, mentre non interessa le rate degli avvisi bonari.

Per i soggetti operanti nel settore del turismo e delle attività sportive, per bar, pasticcerie e ristoranti, sono sospesi i versamenti tributari e previdenziali in scadenza tra il 2 marzo e il 30 aprile. Come precisato dal messaggio Inps n. 1374 del 25 marzo, i “Durc” (Documento Unico di Regolarità Contributiva) con scadenza compresa tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020 conservano la loro validità fino al 15 giugno. Per il momento, non sono previste proroghe per i tributi locali, quali Imu e Tari, cui si demanda agli enti locali.

Le disposizioni del decreto potranno essere modificate in sede di conversione in legge.

*Dottore Commercialista

in Carmagnola

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