I primi 40 anni di Maria Ausiliatrice Don Silvio: parrocchia giovane e forte ricorrenza Da mercoledì le celebrazioni religiose, domenica gli anniversari di matrimonio, lunedì messa solenne

I primi 40 anni di Maria Ausiliatrice Don Silvio: parrocchia giovane e forte ricorrenza Da mercoledì le celebrazioni religiose, domenica gli anniversari di matrimonio, lunedì messa solenne
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Sarà una festa in linea con i tempi che viviamo, quindi contenuta nel perimetro delle funzioni religiose, ma è pur sempre un’occasione importante per rinsaldare l’identità comunitaria di un importante quartiere di Saluzzo. Ai 40 anni dalla fondazione della parrocchia di Maria Ausiliatrice, abbiamo incontrato don Silvio Eandi, parroco dall'ottobre 2018 (arrivava da Costigliole) .

Come sono andati questi primi anni a Maria Ausiliatrice?«Il mio percorso è recente e ho avuto pochissimo tempo per potermi insediare come avrei voluto. Nel buono dell'inserimento è arrivata la pandemia che ha bloccato tutto, limitando i momenti di incontro e socialità e tutte le iniziative».L’ambito parrocchiale ha una consistente presenza di stranieri: come si rapporta con loro?

«Ho avuto gradevoli incontri con alcuni abitanti del vicinato. Come un bravo vicino di casa, mi sono presentato a loro e moltissimi mi hanno accolto bene. Anche cittadini di altre fedi mi hanno aperto la porta di casa, ed ho piacevolmente dialogato con loro».

In che modo la parrocchia è di aiuto ai cittadini della comunità?

«Siamo accanto a loro confortandoli nei momenti bui, attraverso l'ascolto e talvolta intervenendo anche con aiuti economici. Facciamo da spalla all'Emporio solidale e alla Caritas, cercando di collaborare, per quanto ci è possibile».

Qual è la problematica maggiore che ha riscontrato?

«La difficoltà, dovuta anche all'ubicazione della parrocchia, è l'aggregazione della gente. E' difficile creare una vasta coesione. Il gruppo presente è molto solido, ma la difficoltà sta proprio nell'ampliarlo. La presenza dell'oratorio Don Bosco è molto importante per i ragazzini ed i bambini saluzzesi. La certezza è che dà un contributo fondamentale al tessuto sociale saluzzese, ma toglie ai ragazzi, quel senso di appartenenza alla propria parrocchia, così come accadeva un tempo».

Ha novità in vista?

«Sì, la vera novità sta nella collaborazione che sto creando con le altre due parrocchie di cui sono pastore, in Via dei Romani e a Cervignasco. Questa unione può fare del bene».

Come definisce Maria Ausiliatrice?

«Non è la classica parrocchia di modello tradizionale. Da una parte si fa più fatica, data anche la presenza di numerosi residenti di altre religioni, per altri versi invece ci sono tutti i presupposti per poter creare qualcosa di nuovo e di forte».

Che programmi avete per la ricorrenza del 40 anni?

«Le idee erano molte. Avevamo pensato a concerti, mostre e momenti pubblici di confronto e riflessione. Data la situazione però ci limiteremo ad effettuare celebrazioni religiose. La prima ha luogo mercoledì 19 alle 20,30 con il rosario comunitario. Il 20, 21 e 22 maggio ci sarà il triduo di preparazione per la festa patronale. Domenica alle 11 ci sarà la festa degli anniversari di matrimonio. Lunedì 24, giorno della ricorrenza, celebrerò la prima messa alle 9. Alle 16,30 avrà luogo la preghiera e la benedizione dei bambini e dei ragazzi. Per concludere alle 20,30 con la messa solenne in onore di Maria Ausiliatrice, presieduta da don Michelangelo Aimar, missionario in Bolivia».

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