I ragazzi della Casetta alle prese con l’orto

Dopo il percorso dell’Azione Cattolica, che ha illustrato le diverse tematiche dell’enciclica “Laudato Sì” di Papa Francesco, altri giovani saluzzesi hanno cercato di mettere in pratica alcuni di questi principi, con una proposta concreta.

Si tratta dell’iniziativa “L’orto a vapore”, portata avanti da quattro ragazzi, Rebecca, Paolo, Michela e Luigi. Il progetto della Caritas di Saluzzo è stato presentato all’inizio del mese scorso ed è ora in gara con altri 30 progetti, a livello nazionale.

I vincitori, che saranno soltanto quattro, saranno proclamati tra il 10 e l’11 aprile 2021, quando si terrà il convegno nazionale del movimento lavoratori di Azione Cattolica (Mlac). Il premio consisterà nell’erogazione di un finanziamento di 3000 euro, che verranno usati per consolidare e migliorare quanto già è stato fatto.

«Grazie al giardino di Casetta - spiegano i giovani - vogliamo costruire un orto collettivo, uno spazio verde dove i giovani del territorio possano dedicare un po’ del loro tempo per coltivare gli ortaggi e poi per raccoglierli. Ci piacerebbe andare oltre ai momenti di produzione ortofrutticola, attraverso momenti di condivisione e di formazione, affinché si possa attuare quella transizione verso un sistema economico più vicino ai nostri valori, di sostenibilità, di autoproduzione, di indipendenza. La terra diventa di tutti, anche di chi vive in appartamento. Con questo progetto - aggiungono - ci piacerebbe strutturare meglio l’orto, magari con l’aiuto di qualche esperto. Abbiamo conosciuto l’orto collettivo “La Milpa” a Piasco, e i giovani della cooperativa agricola Cresco a Rossana. Ci faremo ispirare dai principi dell’agroecologia, per seminare e piantare verdure e piante da frutta locali, a volte “dimenticate”».

Davide Debernardi, presidente dell’Azione Cattolica saluzzese, commenta la scelta di appoggiare la Caritas in quest’iniziativa: «Crediamo fortemente nei valori dell’ecologia integrale, per questo abbiamo appoggiato con convinzione il progetto della Caritas diocesana, anche nell’ottica di future collaborazioni tra le nostre due associazioni».

I frutti in eccesso raccolti saranno donati all’Emporio della solidarietà della Caritas.