I tecnici dicono “no” al progetto. sulla velocità l’unica deterrenza restano i velobox La Prefettura “gela” la valle Po Niente velox fisso ai Pamparini

Gelata sulle speranze di una valle che coltiva da tempo il sogno di una maggiore sicurezza stradale. La Prefettura ha comunicato il suo “momentaneo no” all’Unione Montana del Monviso circa l’installazione di un autovelox fisso lungo il tratto della provinciale 26 a cavallo del confine fra i Comuni di Paesana e Sanfront, nel tratto di borgata Pamparini.

La richiesta di poter limitare la velocità delle auto in transito, era scattata nel giugno del 2020, dopo un sopralluogo compiuto in zona dai rappresentanti della Provincia e dei due Comuni interessati, presenti l'incaricato dell'Unione del Monviso e il comandante della Polizia sovracomunale, oltre a numerosi residenti della zona, spettatori dell’ultimo schianto mortale di qualche giorno prima, e testimoni diretti di tanti altri incidenti. All’autovelox si sarebbe dovuto affiancare il parziale sbancamento della sponda destra (per chi scende da Paesana) per aumentare la visibilità della carreggiata, l’intubazione di una bealera che corre a fianco dallo stesso lato e la trasformazione a senso unico della strada dalla quale era sbucata la Panda coinvolta nell’ultimo incidente.

Invece, niente autovelox fisso. A pesare sul diniego, sembra sia stato il parere tecnico di organi preposti alla sicurezza stradale in merito ai dati forniti dall'Unione. A questo punto rimane un forte sconcerto. Dal momento che né Paesana né Sanfront paiono intenzionati a rafforzare la Polizia municipale con l’assunzione di almeno un agente da impiegare in aggiunta nei tre mesi estivi (si pagherebbe con le sole multe per divieto di sosta nei due comuni), l'ipotesi più probabile è che si torni alle “macchinette mangiasoldi” camuffate da “prevenzione” note a tutti come velobox.