Icardi: «Entro 4 mesi sceglieremo l’area per l’ospedale del territorio» Zzzzz zzzzzz

Icardi: «Entro 4 mesi sceglieremo l’area per l’ospedale del territorio» Zzzzz zzzzzz
Pubblicato:
Aggiornato:

«Non perdiamo tempo. Entro quattro mesi voglio presentare lo studio di dove e come dovranno essere costruiti i nuovi ospedali piemontesi finanziati dall'Inail con 1,642 miliardi. Forniremo ai progettisti le basi su cui lavorare: spazi, reparti, posti letto necessari senza creare carrozzoni fuori misura, flussi di traffico e bacini di utenza. Un elenco concreto di che cosa dovrà esserci nelle nuove strutture. Valutazioni che faremo in accodo con il territorio».

L'assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, si mostra determinato rispetto al piano di investimento immobiliare dell'Inail, per realizzare nuovi presidi in Piemonte.

Per quel che riguarda la provincia di Cuneo, due sono i maxi interventi:

l’Azienda ospedaliera Santa Croce-Carle di Cuneo (310 milioni di euro) e il nuovo ospedale del Nord Ovest nell’Asl Cn1 per Saluzzo- Savigliano- Fossano (195 milioni).

L’assessore assicura che i finanziamenti ci sono e che la Regione affiderà all’Ires (Istituto piemontese di ricerche economiche e sociali) o comunque a tecnici specializzati lo studio per individuare siti e caratteristiche delle nuove strutture ospedaliere.

«Per Cuneo, che avrà il finanziamento Inail più consistente, la localizzazione è già stata decisa dal Comune in frazione Confreria nell’area dell’attuale Carle. Per quanto riguarda invece l’ospedale di pianura faremo un’attenta valutazione muovendoci in sintonia con le amministrazioni locali».

La commissione consultiva dei sindaci dell’area Saluzzo-Savigliano-Fossano, nei mesi scorsi, gli ha fatto pervenire due proposte, una che riprende in considerazione l’idea di ristrutturare a adeguare gli attuali fabbricati e l’altra che individua, sull’asse viario Savigliano-Saluzzo, la sede più adatta allo scopo.

Icardi, sulla scorta delle relazioni fornitegli alla fine dello scorso anno da architetti e ingegneri dell’Asl Cn1, sembra poco propenso a prendere in considerazione la prima opzione perché i costi sono proibitivi e, a fronte di un esborso notevole, non si avrebbe la garanzia di un risultato soddisfacente.

Quindi avanti tutta sul nuovo ospedale che, come spiegano dal suo entourage, sarà una struttura moderna, capiente (si parla di almeno 300 posti letto) e il più possibile baricentrica per un territorio che ricomprende una vasta porzione di territorio montano nelle valli Po e Varaita.

«Non passeremo - promette - sulla loro testa dei sindaci, ai quali, anzi, sottoporremo le analisi comparative. Poi la Regione deciderà, al di là degli eventuali campanilismi che dovessero manifestarsi. Come ci ha fatto capire la vicenda del Covid - osserva ancora l’assessore - per le nuove costruzioni servirà flessibilità: dovranno essere modulari, con spazi adeguati, pronti a essere adattati alle necessità, letti di terapia intensiva e con particolare attenzione alla logistica».

Le vecchie strutture, da quanto si capisce, verranno riconvertite in Case della salute, poliambulatori specialistici, ambulatori collettivi dei medici di base e uffici amministrativi.

È verosimile che il termine dei quattro mesi indicato da Icardi per l’individuazione del sito slitti a fine anno, mentre sulla tempistica della costruzione l’assessore non si sbilancia: «Difficile prevederli ora. Iniziamo con l'analisi della parte edilizia. Cercheremo di stringere i tempi facendo le cose bene per evitare sorprese e andare incontro a ricorsi, come è successo per il Parco della Salute e per Novara».

Archivio notizie
Ottobre 2024
L M M G V S D
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
28293031