Il Camino di Palazzo Reale Arte Nel Salone delle Guardie Svizzere, inaugurato dopo i complessi lavori di restauro

Il Camino di Palazzo Reale Arte Nel Salone delle Guardie Svizzere, inaugurato dopo i complessi lavori di restauro
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Il camino più antico e maestoso di Palazzo Reale a Torino risplende di nuova vita. È stata presentata l’opera di restauro del camino della sala delle Guardie svizzere, resa possibile attraverso Fondaco Italia (oltre cento restauri molti dei quali a Venezia, questo è stato il primo lavoro a Torino), la ditta di restauro Nicola di Aramengo, Musei Reali e lo sponsor privato Palazzetti.

Il Salone della Guardie Svizzere è lo spazio emblema che i Savoia hanno voluto anteporre al percorso delle sale di rappresentanza per lasciare il primo segno della loro magnificenza.

Il camino, comunemente datato al 1661, comprende infatti elementi provenienti dalle collezioni di Carlo Emanuele I, come i busti antichi e la tavola in commesso di pietre tenere, opera fiorentina della fine del XVI secolo, ricca di lapislazzuli, calcari e alabastri, madreperla: materiali diversi provenienti da differenti luoghi testimoniano la storia e le ambizioni dei Savoia, che volevano convincere della loro grandezza e impressionare i visitatori.

Il camino è l’ornamento principale dell’ampio spazio che dà il benvenuto a Palazzo, composto da alcuni elementi chiave: le colonnine in marmo verde, i putti seicenteschi, l’Eros fanciullo vestito con pelle leonina e sorreggente un cane, i busti rinascimentali, incorniciati da tanti dettagli ornamentali. Tutte queste componenti sono state oggetto di restauro e pulizia, con un intenso ma veloce lavoro (tre mesi di cantiere) testimoniato via webcam, che ha generato 50 mila contatti durante i lavori (il 62% di questi italiani, poi francesi), svolti da 10 persone tra tecnici e restauratori, che hanno lavorato 774 ore facendo oltre 200 stuccature.

Spiega Anna Rosa Nicola, direttore tecnico dei lavori: «Il camino era fortemente compromesso dallo sporco e dai materiali protettivi alterati dei precedenti interventi. La pulizia ha dovuto tener conto delle differenze di materiali e stati di conservazione: abbiamo operato in modo selettivo per raggiungere un naturale equilibrio omogeneo.

Abbiamo utilizzato colofonia, mastice o cera colorata per risarcire fratture e sconnessure.

Le stuccature sono state rimosse a bisturi con un precedente ammorbidimento; nel caso delle stuccature a cera, si è operato con l’aiuto di una sonda ad aria calda. Le mancanze presenti, le fratture e cavillature sono state stuccate con una malta di calce e carbonato di calcio, a granulometria più grossolana e in lieve sottolivello in corrispondenza delle giunzioni tra i vari blocchi».

Il camino è tanto più prezioso quanto la storia moderna ci riporta: le pietre, al giorno d’oggi, non si cavano più dalle cave italiane, ma si recuperano in Oriente, Asia, India per le opere di restauro. Il camino del Salone delle Guardie svizzere è un pezzo della storia del lavoro italiano e del nostro territorio.

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