Il “caso” Sanfront sul Wallstreet Journal

Il “caso” Sanfront sul Wallstreet Journal
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Fra i presidenti della case di riposo ci sono quelli che non chiederebbero aiuto neppure in punto di morte (men che meno alla stampa ficcanaso, dalla quale è sempre meglio girare alla larga) e quelli che invece negli organi di informazione vedono un alleato cui affidare il compito di fare da cassa di risonanza ai loro problemi, e cui confidare paure ed ansie, specie quando si combatte contro un nemico sconosciuto come il coronavirus.

Il presidente della struttura per anziani di Sanfront Silvio Ferrato appartiene indubbiamente a questo secondo gruppo: nessuno come lui ha costantemente reso pubblica (spesso ricorrendo ai social) la reale situazione che si viveva all’interno dell’edificio di corso Marconi.

Nei giorni scorsi, poi, Ferrato ha consegnato alla stampa la lettera scritta di proprio pugno e destinata a Presidente della Repubblica e a varie autorità politiche nazionali, regionali e locali per denunciare quello che ha definito «il dramma degli ospiti e dei familiari chiusi nelle case di riposo da 6 mesi».

Le mail e le telefonate nei giorni successivi si sono davvero sprecate. Su tutte, davvero particolare, una chiamata da Roma di una redattrice del Wall Street Journal, che alla struttura di Sanfront e al suo presidente ha dedicato ampio spazio in un articolo intitolato (traduzione) «La seconda ondata europea di Covid comincia ad diffondersi dai giovani ai vecchi» nel quale il presidente del Cda dell’Ospedale di Carità figura in bella vista, accanto alla mamma 93enne, ospite della struttura sanfrontese.

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