Pubblicato:
Aggiornato:
Il consorzio irriguo “Bedale di Cavour” è alla ricerca di “capi bealera”.
Conti in regola, centinaia di utenti e associati, ma poca partecipazione, e soprattutto, pochi agricoltori disposti a prestare il proprio lavoro per il consorzio. Sono centinaia gli utenti del bedale lungo il corso della fitta rete di canali che da Campiglione attraversa la campagna cavourese. Eppure, all’assemblea annuale erano presenti solamente una quarantina di soci.
Il problema, dicono dal consorzio, è il cambio generazionale. Mancano i “Capi bealera” e i “praeri”, ossia quelle figure che, gestiscono l’acqua del bedale e coordinano la manutenzione.