Il “giallo” tira la produzione di kiwi via alla campagna Prime previsioni sull’andamento di mercato

Il “giallo” tira la produzione di kiwi via alla campagna Prime previsioni sull’andamento di mercato
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Le previsioni produttive 2020 relative al kiwi riferiscono di un’offerta in Italia in lieve incremento, con circa 327 mila tonnellate, che segna un +3% su un 2019 deficitario. Continua a crescere l’offerta della Grecia, che si porta a quasi 272 mila tonnellate, +10% rispetto alla stagione passata. Segno positivo anche per Portogallo e Spagna, mentre flette del 6% la Francia.

In Italia l’incremento è dovuto allo sviluppo del kiwi a polpa gialla, che quest’anno dovrebbe raggiungere le quasi 80 mila tonnellate, segnando un +35%, grazie anche ai nuovi impianti che entrano in produzione, mentre per il verde si prevede ancora una volta una riduzione pari al 4% rispetto al minimo storico dell’anno precedente, a causa dei danni da gelo, della perdita di superfici dovuta in particolare alla moria delle piante e dei danni da asfissia radicale che incidono anche sulle rese.

C'è dunque meno kiwi verde sulle piante in Italia, come noto, e il mondo produttivo si attende prezzi buoni se non addirittura ottimi. Ma gli operatori commerciali ci vanno cauti perché non sanno a quali cifre potranno vendere. In una parola, la situazione è confusa.

«Le aspettative sono ampie - nota un importante operatore nazionale su Fresh Plaza - da parte dei produttori. Il kiwi è meno rispetto alla media e quindi i prezzi attesi sono elevati. C'è chi ha ipotizzato da 0,90 a 1,10 euro/kg. E, se così fosse, tutti saremmo contenti e soddisfatti. Però vi è anche il rovescio della medaglia, perché chi deve comprare quel prodotto, per poi rivenderlo, ancora non può essere sicuro di prenderle, quelle cifre. Per questo i giochi sono ancora confusi e non vi sono certezze. Come al solito, del resto».

Un altro aspetto da considerare sono le rese in campo: al momento si ragiona con previsioni, ma poi solo raccogliendo si capirà bene quanto prodotto, specie di prima categoria, ci sarà.

«Una grande incognita è la Grecia - continua l’operatore nella sua analisi sul sito web più letto nel mondo dell’ortofrutta -. Ormai ci sono più italiani che vanno in Grecia per comprare kiwi da rivendere in patria piuttosto che turisti italiani. Il prodotto greco parte in vantaggio grazie a costi più bassi, e viene venduto in genere nella prima parte della stagione. E' un competitor importante e l'Italia dovrebbe distinguersi. Ma servirebbero più controlli: c'è il rischio che tanto prodotto greco diventi italiano una volta entrato nei confini».

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