Il grande cuore del personale ospedaliero

Il grande cuore del personale ospedaliero
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Virginia, saluzzese di 85 anni, da qualche tempo è ospitata presso la casa di riposo “Wild”, di Piasco. Procede tutto per il meglio durante la prima ondata del virus, ma durante l’autunno, la Rsa viene anch’essa colpita dal Covid, e a pagarne le conseguenze, tra gli altri anziani, è proprio Virginia.

«La situazione inizialmente non era molto preoccupante - racconta la nuora, Anna Negrini - tanto che mia suocera viene portata in ospedale a Savigliano il 7 dicembre. In seguito al peggiorare della sintomatologia, viene trasferita a Saluzzo, e a causa di una insufficienza respiratoria le viene somministrato ossigeno, con un ventilatore polmonare. È proprio in questa occasione, nei giorni bui, in cui io e la mia famiglia speravamo finisse l’incubo - confida la nuora di Virginia - che abbiamo scoperto quanta professionalità e bontà d’animo, risiede negli operatori sanitari e nel personale dell’ospedale di Saluzzo. Eravamo in continuo contatto con i medici, che ci hanno sempre messo a conoscenza della reale situazione seppur alle volte parecchio cruda e difficile. Tramite i tablet messi a disposizione dalla struttura - continua Negrini - siamo riusciti a vederla e a comunicare con lei».

Virginia, dopo 5 settimane di ricovero, ha sconfitto il virus, portando dentro di se, indelebile, il ricordo di quelle persone.

«Al contrario delle tante notizie che si sentono ogni giorno - osserva Anna Negrini -, vorrei ringraziare tutti per quello che hanno fatto per mia suocera, sia a livello sanitario che umano. Ci hanno anche chiesto se avevamo la necessità di un supporto psicologico per affrontare il periodo. Grazie di cuore».

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