Il kiwi Green Angel al primo raccolto E arriva il manuale di “allevamento” Xxxxxx Xxxxx

Il kiwi Green Angel al primo raccolto E arriva il manuale di “allevamento” Xxxxxx Xxxxx
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La nuova varietà di kiwi Green Angel ha festeggiato il primo raccolto in questi giorni. L’ottima qualità e la resa in gradi brix e sostanza secca prospettano risultati significativi a partire dal prossimo anno, quando entreranno in produzione numerosi impianti nei vari areali italiani.

Con il costitutore del brevetto, il vivaista saluzzese Dario Miretti, collabora stabilmente l’agrotecnico Paolo Trovò che segue l’andamento colturale. In merito, Trovò ha stilato una nota tecnica che riassume le buone pratiche di allevamento di Green Angel. Ecco una sintesi.

«La varietà si è manifestata per quello che essa è: sviluppo determinato, lento ma costante, fogliame verde intenso, coriaceo, poco esigente in termini irrigui, beneficia di interventi fogliari con biostimolanti organici e di terreni ricchi di sostanza organica e con buona sofficità.

Maturazione del legno. E’ importante accompagnare le piante al riposo vegetativo, facendo maturare al meglio il legno. Favorire un buon accumulo di riserve e aiutare la caduta delle foglie per arrivare nelle migliori condizioni ad affrontare le temperature invernali.

Oltre a consigliare la protezione dei tronchi con adeguate coperture (feltro, sacchi juta, polistirolo, ecc) da realizzare prima delle gelate, una serie di interventi fogliari con prodotti specifici potrà aiutare a portare a riposo nelle condizioni ottimali le piante. Se il fogliame persiste intervenire con un chelato di rame. Prima della copertura dei tronchi con materiale di protezione, intervenire sul fusto con poltiglia bordolese a 500gr/hl.

Lotta alle arvicole. E’ indispensabile provvedere a interventi che ostacolino la proliferazione di questi animali infestanti. La lavorazione del sottofila e dell’interfila è certamente un’operazione consigliata abbinata a qualsiasi altra attività di disturbo la fantasia ci suggerisca.

La somministrazione di Calciocianamide in misura di 200-250 kg/ha prima delle gelate oppure un mese prima della ripresa vegetativa è pratica consigliabile.

Controllo erbe infestanti. Come già accennato sopra è consigliabile la lavorazione del sottofila in modo da disturbare quanto più possibile i topi, contribuendo anche al controllo delle malerbe presenti. Interrare eventuali ammendanti e rendere soffice il terreno. In alternativa, senza assolutamente bagnare la pianta, effettuare una pulizia delle infestanti.

Concimazioni. La ricchezza del terreno in sostanza organica gioca un ruolo fondamentale per lo sviluppo ottimale della coltura, sia in termini vegetativi sia in termini di sanità e resistenza alle patologie. Si consiglia letame maturo di almeno 5-6 mesi, compost certificato, letami pellettati di qualità. Non consigliamo apporti di altri concimi. Questi verranno programmati per la primavera.

Potatura-gestione della chioma. A tal scopo in inverno saranno organizzati degli incontri con il servizio tecnico per illustrare la corretta modalità di taglio e gestione dei tralci».

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