Il lungo viaggio dell’Argentino per trovare i killer del padre

Il lungo viaggio dell’Argentino per trovare i killer del padre
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Daniele La Corte torna al tema della Resistenza, e stavolta lo fa (nel romanzo storico “Il ritorno di Pricò”, edito da Fusta) a partire dalla retrospettiva sugli anni Settanta, cogliendo anche le sfumature dei destini di due Paesi come Italia e Argentina. La storia è spezzata, franta in tanti rivoli, in vicende che hanno un comune destino, quello della lotta per la Libertà.

Alla fine, l’Argentino scoprirà la verità su suo padre? Quanto cercare la verità è diverso dal trovarla? I bambini ci guardano, sembra dirci La Corte, ricordando il celebre film diretto da Vittorio De Sica.

Italia, anni Settanta: Pricò Rutelli è un giornalista di professione, cacciatore di storie che in qualche modo lo legano al suo passato. E’ nato in Italia ma parte dell’infanzia e l’adolescenza l’ha vissuta in Argentina. Migrante di ritorno, nonostante le agiatezze d’Oltreoceano, è tornato nel Paese natio alla ricerca di chi ha ammazzato suo padre, prima che lui nascesse.

Pricò stringe un rapporto di amicizia con Claudio Tempra, il suo nuovo capocronista. In redazione per tutti è “l’Argentino”. Ed è nel giornale italiano che aiutato da Tempra e dal direttore si muove alla ricerca della verità. Gli affidano un’inchiesta su storie di Resistenza da pubblicare a puntate. E’ l’inizio di una lunga avventura.

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