Il “manifesto” dei progressisti green

Il “manifesto” dei progressisti green
Pubblicato:
Aggiornato:

Complice anche la crisi identitaria che sta attraversando il Partito Democratico, amministratori locali, ex amministratori di sinistra, attivisti nel volontariato ambientalista, socio-assistenziale e sanitario e sindacalisti hanno dato vita ad una sorta di “manifesto” in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.

Un “manifesto” - titolato “Con + voce” - aperto che non intende fermarsi al momento elettorale ma rappresentare una sorta di piattaforma politico-culturale per dire “qualcosa di sinistra”, oltre il Pd e prima della sinistra radicale e antagonista.

Riflessioni e proposte che vengono alla luce dopo oltre un anno di emergenza sanitaria, focalizzate sui temi da sempre cari alla sinistra: sanità pubblica, lavoro, giustizia sociale e ambiente.

I promotori specificano che il documento, vuole essere «aperto a nuove adesioni e contributi, a disposizione di chi, nelle prossime elezioni amministrative autunnali, vorrà costruire liste progressiste e ambientaliste».

«Ci battiamo - scrivono - per il rilancio della sanità pubblica e un riordino delle sue strutture e servizi che non si esaurisca nei problemi dell’edilizia ospedaliera. Vogliamo che le nostre città e paesi siano al centro della ripresa economica con un ruolo attivo nel decollo dell’economia circolare, con adeguate scelte di politica energetica, di gestione dei rifiuti, di promozione del recupero e del riuso dei materiali. Ci impegniamo per ridurre, se non annullare, il consumo di suolo fertile, a favore di una agricoltura di qualità, ecosostenibile, e per valorizzare appieno le aree protette».

«Siamo per un ambientalismo che guardi avanti, socialmente impegnato - precisano -, che riconosca e promuova i diritti dei lavoratori, l’accoglienza dei migranti. Insistiamo sugli interventi di messa in sicurezza del territorio, con un’attenzione stringente per la montagna. Crediamo nelle possibilità di una ripresa del turismo, basato sul rispetto della natura e sulle potenzialità offerte dai beni artistici delle nostre città».

E poi indicano il perimetro ideale-ideologico nel quale il progetto di ricomposizione della sinistra in provincia di Cuneo intende muoversi.

«Ribadiamo - affermano i promotori del manifesto - il ruolo fondamentale per l’identità culturale della provincia del patrimonio di sacrifici e di valori della Resistenza».

Interessante osservare come un ruolo trainante lo esercitino amministratori o ex amministratori dell’area saluzzese non tutti - tra l’altro - riconducibili alla matrice ex Pci.

Rilevante infatti, tra i primi sottoscrittori del manifesto provinciale, il numero di uomini e donne che hanno o hanno avuto responsabilità amministrative nei municipi di Saluzzo, dei paesi della pianura o nelle vicine valli Po e Varaita.

Questi i loro nomi: Laura Arena, consigliere comunale di Bagnolo Piemonte, già assessore; Fernando Arnolfo, già direttore dell’Istituto zooprofilattico di Torino e già sindaco di Scarnafigi; Dario Ballatore, già sindaco di Venasca; Sergio Beccio, consigliere comunale di Paesana, primo presidente del Parco del Po; Meo Beoletto, già sindaco di Brossasco; Livio Berardo, già amministratore provinciale e comunale a Bra e nel saluzzese; Luigi Bernardi, consigliere comunale, capogruppo di “Per Dronero verso il futuro”; Mirella Boaglio, già assessore e vicesindaco a Bagnolo; Patrizio Bono, già consigliere comunale di Manta; Pier Mario Borgna, già segretario regionale sindacato pensionati Cgil; Maria Teresa Caselle, ex consigliere comunale di Manta; Davide Cravero, ex vicesindaco di Villafalletto; Mario Cravero, già consigliere comunale a Verzuolo e responsabile categorie Cgil provinciale; Guido Delzoppo, ex consigliere comunale a Gambasca; Cecco Dematteis, consigliere comunale a Sampeyre; Claudio Dutto, agrario, ex dirigente scolastico dell’Istituto Agrario di Verzuolo; Barbara Giolitti, già assessore comunale a Verzuolo; Corrado Lauro, medico oncologo all’ospedale S. Croce, consigliere comunale a Saluzzo; Giacomo Lombardo, vicesindaco di Ostana; Rosalba Pasero, già assessore alla cultura e alla scuola di Manta; Rosina Peiretti, ex vicesindaco di Paesana; Roberto Pignatta, già assessore alla cultura a Saluzzo; Giacomo Riberi, già sindaco di Brossasco; Luisella Ribotta, già consigliere comunale di Barge; Elisabetta Roberti, Legambiente, Circolo di Barge; Mariangela Roggero, farmacista, già assessore a Brossasco; Fiammetta Rosso, assessore alle politiche sociali e alla scuola a Saluzzo; Emanuela Serra, già vicesindaco a Brossasco; Giulio Testa, già sindaco di Verzuolo; Nicolò Valenzano, consigliere comunale a Saluzzo; Luigi Vallome, consigliere a Verzuolo.

Archivio notizie
Ottobre 2024
L M M G V S D
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
28293031