Il mio shopping senza “ristoro”

Venerdì sono uscito con capelli e barba splendidamente in ordine, perché appena fatti da Fancello, poi sono passato al supermercato di via Maghelona per una rapida spesa che ho poi posato nella macchina che avevo parcheggiato in piazza Risorgimento, dopo averle fatto il pieno dal mio amico distributore.

Mentre mi fermo all’edicola di Ballari per comprare il giornale e scambiare due chiacchiere, un signore con il cane mi sorpassa, e vedo la soddisfazione della bestia che scodinzola felice consapevole di essere ora, per molti che non devono fare le commissioni, l’unico pretesto per uscire.

Si sente prezioso e ha finalmente avuto la sua rivincita perché oggi è lui a portare in giro il suo padrone con la museruola, seppur noi umani la chiamiamo “mascherina”.

Io procedo a piedi in corso Italia, nell’isola pedonale, e dopo essermi fermato un secondo da Sabena, il tabaccaio, a prendere dei chewing-gum, passando davanti a Calzedonia mi ricordo che col cambio stagione non ho più calze pesanti e così entro, e ne compro di nuove.

Poi faccio un salto al negozio della Tim, in piazza Cavour, per una ricarica veloce al mio cellulare, ma mi accorgo subito che mi devo spicciare perché tornando a casa devo ancora passare in lavanderia a prendere i miei capi d’abbigliamento lavati e stirati.

Ultima commissione, visto che mi resta qualche minuto: prendo ancora un bel mazzo di fiori perché con le fidanzate non si sa mai, c’è sempre qualcosa di cui farsi perdonare.

Non ho paura di imbattere in un controllo delle autorità preposte, perché nella mia tasca tengo preziosa l’autocertificazione, che mi sono stampato a casa, con il toner comprato da Prink e poi compilata per bene con la biro presa da Buffetti.

Adesso però mi spiegate perché dopo tutto questo bel giro per la città, questa sera non posso sedermi a fare l’aperitivo da Beppe e poi andarmi a mangiare la pizza alle Quattro stagioni come faccio solitamente il venerdì?

Perché tutte queste attività aperte, mentre bar e ristoranti devono continuare a tenere chiusi? Signor Conte, me lo spieghi lei che sa e decide, perché io proprio continuo a non capire.