«Il nostro Decamerone in quarantena»

«Il nostro Decamerone in quarantena»
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Quando un mese fa hanno iniziato a leggere in classe il “Decameron” di Boccaccio, gli alunni della terza A dell’Itis “Rivoira” di Verzuolo si sono resi conto di quante somiglianze ci siano tra la situazione dell’epidemia di peste scoppiata nel 1348 vissuta dai dieci ragazzi protagonisti e quella attuale del Covid-19.

Per provare a mettersi nei panni dei narratori e vedere cosa si sente a scacciare la noia senza internet e pc, gli studenti hanno deciso, grazie agli spunti forniti dalla professoressa di italiano, Giulia Marengo, di creare un piccolo “Decameron ai tempi del coronavirus”. Raccontano: «Abbiamo dato vita alla raccolta di una ventina di novelle ispirate a delle storie caratteristiche della zona di provenienza di ogni studente, alcune tramandate a voce da generazioni, oppure ispirate a storie celebri. Le novelle sono racchiuse da una cornice narrativa simile a quella originaria: sedici ragazzi che fuggono dalla pandemia del Covid-19».

Spiega la docente: «Un “esperimento” riuscito, che ha entusiasmato l’intera classe. Tutti concordano sul fatto che il momento più arricchente è stato il racconto della vicenda di un proprio familiare, in modo da passare insieme, con l’occasione, qualche momento di serenità».

Il proposito della classe è regalare ai lettori un momento di leggerezza da condividere anche in famiglia e, perché no, giocare a riconoscere le storie delle novelle narrate. Le novelle si possono leggere sul sito www.denina.it e sui social del “Rivoira”.

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