Il Pd nel marasma visto da Saluzzo le dimissioni di zingaretti

Il Pd nel marasma visto da Saluzzo le dimissioni di zingaretti
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L’annuncio, improvviso e inatteso, delle dimissioni del segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti ha suscitato sconcerto tra i dirigenti cuneesi del partito. Anche il circolo di Saluzzo e delle sue valli è in attesa di capire che cosa succederà nell’assemblea nazionale convocata per il fine settimana.

Commenta il segretario cittadino del Partito Democratico Gianluca Arnolfo: «Le contrapposizioni delle diverse correnti, intese come cordate a servizio di alcuni anziché come espressioni di diversità culturali e di pensiero utili hanno ingessato il partito, che appare agli occhi dei più ripiegato su se stesso.

Molto spesso, e lo dico soprattutto alla luce di come invece il partito sia vissuto a livello locale, si ha l’impressione che la dirigenza abbia preferito abbandonare lo slancio progressista e riformista a vantaggio di una sorta di “galleggiamento”. Occorrerebbe invece - argomenta il segretario Arnolfo - che si aprisse una vera fase di discussione sui valori che intendiamo propugnare, su chi vogliamo tutelare, su quale futuro ci immaginiamo per il Paese, utilizzando le forze e le esperienze che esistono nei territori».

Aggiunge il sindaco Mauro Calderoni: «Zingaretti era partito bene come elemento di decompressione delle spinte correntizie, ma poi si è perso nei tatticismi: mai con i 5 Stelle, Conte a casa, intergruppo con i 5 Stelle e guai a chi tocca Conte. Nel mezzo - osserva ancora il sindaco - la solita distanza siderale dei vertici dalle questioni quotidiane delle persone, delle periferie, degli enti territoriali e qualche passo falso anche nell’unica capacità generalmente riconosciuta al Pd ovvero il saper fare amministrativo».

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