Il Presidente Cirio: «Il nostro Piemonte negli ultimi 7 mesi» Dalla regione La conferenza stampa di fine anno

Il Presidente Cirio: «Il nostro Piemonte negli ultimi 7 mesi» Dalla regione La conferenza stampa di fine anno
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A sei mesi dall'inizio del suo mandato, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha riunito Giunta e consiglieri per presentare alla stampa il quadro della situazione di fine anno e gli obiettivi del 2020. Una carrellata, per temi e assessorati, che ha evidenziato gli impegni assunti e le intenzioni di inizio anno.

Partendo dal dialogo stretto instaurato con i territori, Cirio ha aperto l'incontro con il tema dell'autonomia, con la data dello scorso 19 dicembre che incardina la trattativa per l'autonomia differenziata, dopo l'approvazione della delibera regionale.

Sui fondi europei (Cirio è nel Comitato delle Regioni di Bruxelles insieme al sindaco di Roma Virginia Raggi), è stata richiesta la rimodulazione di questi, per mettere al sicuro le risorse che non sono state utilizzate per la complessità dei bandi, e attivata anche la riprogrammazione europea, da condividere con il Piemonte.

Sulla semplificazione, il governo piemontese non varerà nessuna nuova legge se non ne sarà abrogata una vecchia e non più attuale. Già 29 le leggi rottamate, altre 30 sono in corso di presentazione.

L'Urbanistica avrà una nuova legge regionale, che inciderà anche sul silenzio assenso e darà occasione di rilancio economico, mentre il capitolo Bilancio è stato sintetizzato con le risorse regionali (2,5 milioni di euro) per gli eventi calamitosi della siccità estiva (lo Stato ha svolto i sopralluoghi troppo in ritardo), i 17 milioni stanziati per la prima alluvione dello scorso ottobre e i 19 per la seconda; il plafond di emergenza per l'edilizia scolastica; i Comitati per l'Ordine e la Sicurezza pubblica nelle varie Prefetture per i danni da fauna selvatica; la previsione per il 2020 dell'esenzione del bollo dell'auto per chi sostituisce un euro 0, 1 o 2 con un euro 6.

Su Ospedali e Sanità, Cirio ha evidenziato lo sblocco di alcuni punti nevralgici sulla vicenda del polo di Novara e annunciato la presentazione del disegno di legge con cui si intende tenere al di fuori del Parco della Salute il Regina Margherita di Torino, per garantire specificità e incrementare posti letto, ringraziando la famiglia Lavazza che investe in questa struttura pubblica. Il Presidente ha poi ricordato le 50 borse di studio universitarie per formare nuovi medici e incentivarli a restare in Piemonte, e l'iniziativa delle nuove Farmacie dei servizi.

L'Agricoltura è stata caratterizzata da una rimodulazione dei fondi e la richiesta di modifica, con possibilità di deroga per i sindaci, per gli abbruciamenti per le rimanenze delle potature. L'impegno per la Montagna vedrà la nomina dei nuovi Presidenti dei Parchi, mentre sono già stati ottenuti i bonus di trasporto per gli studenti che lì vivono e studiano.

Sul tema Lavoro sono tanti i Tavoli aperti e Cirio ha detto che sarà chiesto lo stato di emergenza occupazionale per il Piemonte. Già sbloccato l'accordo con le banche piemontesi per anticipare la cassa integrazione, così come sono stati sbloccati a Roma i soldi per i nostri ponti: 32 progetti in Piemonte che riguardano nuove realizzazioni e messa in sicurezza.

Altre priorità della Giunta sono il disegno di legge per la prevenzione degli allontanamenti dei minori dalle famiglie e il tema casa, i cui parametri delle assegnazioni saranno presto rivisti.

Cultura e Turismo piemontesi hanno lavorato su accordi con le Regioni limitrofe, riorganizzazione di Atl e festeggiato il successo della nomina Unesco di Biella «Città creativa», sbaragliando Como.

In chiusura, Cirio ha ricordato l'Istituzione della Commissione Legalità, facendo anche riferimento (senza mai nominarlo personalmente) agli «episodi tristi che hanno colpito la Giunta, il Consiglio e il Presidente», cioè il recente arresto dell'assessore Roberto Rosso. A seguito di questo, Cirio ha dichiarato di avere lavorato ad un nuovo codice deontologico sull'esempio di quello in vigore a Bruxelles, che disciplina la piena trasparenza per le attività di amministratori, direttori e dirigenti regionali.

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