IL SINDACO FANTONE CONFERMA LA “LINEA DURA”, è IL SECONDO ADDIO DOPO REVELLO Oncino, strappo definitivo con l’Unione Sale la tensione, si parla di altre uscite

IL SINDACO FANTONE CONFERMA LA “LINEA DURA”, è IL SECONDO ADDIO DOPO REVELLO Oncino, strappo definitivo con l’Unione Sale la tensione, si parla di altre uscite
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Anche Oncino non fa più parte dell’Unione montana dei Comuni del Monviso. Dopo la popolosa Revello (il cui sindaco venne ignorato in fase di formazione della nuova giunta, a dispetto dei 4.243 abitanti in “dote”), venerdì sera è stata la volta del piccolo centro della Valle del Lenta (79 abitanti). Il Consiglio ha approvato - con i voti contrari della minoranza - l’addio all’ente guidato da Emidio Meirone, che in un anno passa da 9 a 7 componenti.

Dopo l’esclusione dal “bando borgate”, avvenuta quando presidente era Mario Anselmo (e dal quale sono nate le prime frizioni), la misura per Oncino sarebbe stata colma dopo che l’Unione ha annullato il provvedimento di revoca del pascolo a suo tempo promulgata nei confronti di Luigi Secondo Mattio. Un’azione ritenuta non proporzionata ai fatti realmente accaduti. Un ravvedimento arrivato dopo l’assoluzione del margaro di Revello, a lungo al centro di una snervante vicenda giudiziaria: le accuse erano di illecito edilizio e paesaggistico, per aver realizzato una nuova strada senza permesso di costruire e in difformità ai vincoli. I giudici hanno dato ragione al margaro.

Il sindaco Alfredo Fantone si era costituito parte civile ma si era ovviamente visto respingere ogni tipo di richiesta di risarcimento danni.

Tornando all’Unione, fonti autorevoli parlano di imminenti nuovi abbandoni. Uno. Forse addirittura due. Ne parleremo nelle prime settimane d’autunno, quando cadono le foglie. E forse non solo quelle.

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