Il sindaco: i fondi destinati a frassino sono stati dirottati al municipio di venasca A Sampeyre si vaccinano i sessantenni Amorisco attacca l’Unione montana
Prosegue a ritmo serrato la campagna di vaccinazione in valle. Sabato 29 maggio a partire dalle 9, nella sala consiliare del municipio di Sampeyre, i due medici di base del paese procederanno alla vaccinazione delle persone di età compresa fra i 60 e i 69 anni.
«Ringrazio - afferma il vicesindaco Roberto Dadone, che ha seguito in prima persona l’organizzazione - i medici, gli infermieri, i volontari, la Croce Rossa di Sampeyre e la Protezione Civile, i dipendenti comunali e in particolare il dottor Gabriele Ghigo dell’Asl che hanno reso possibile quest’iniziativa che viene incontro alla popolazione evitando spostamenti. Questo ci consentirà, dopo una stagione invernale segnata dalla chiusura totale, di guardare all’estate con maggior ottimismo».
Le operazioni di somministrazione della prima dose agli over 70 si sono svolte il 17 aprile scorso dando appuntamento al 10 luglio prossimo per la seconda dose. L’Asl Cn1 ha insistito, data l’ottima organizzazione dimostrata, di riattivare il punto vaccinale anche per la fascia dei sessantenni.
In merito si registra un commento polemico del sindaco Domenico Amorisco, venuto a conoscenza della delibera dell’Unione Montana n. 28 del 16 aprile. «L’istituzione di un punto vaccinale è un aiuto per combattere il Covid e noi siamo orgogliosi di averlo fatto e di continuare a farlo. Ben vengano dappertutto queste iniziative ma in alcuni casi questa nobiltà del gesto viene oscurata da norme comportamentali di alcuni amministratori. L’Unione montana avrebbe dovuto vaccinare, si suppone, presso la propria sede di Frassino, avendo stanziato appositi fondi per l’allestimento dei locali. Non si sa per quale motivo quei fondi sono stati dirottati sui locali del municipio di Venasca».
Accusa Amorisco: «Questi sotterfugi sono inaccettabili. Chiederemo uguale trattamento perché la popolazione dell’alta valle non è di categoria B rispetto a quella della bassa valle».