Il sorriso di Teresa

Pubblicato:
Aggiornato:

Ci sono persone che identifichiamo con un sorriso, un movimento della mano, un profumo. Teresa Castagno era così. Ha incarnato con una forza soave la figura di moglie, madre, nonna, e di instancabile lavoratrice. Restano negli occhi la decisione con cui impastava, la sicurezza con cui tagliava pizze e focacce, la grinta nel portare quelle ceste di pane appena sfornato che file di clienti iniziavano a pregustare già nel cortile.

Teresa evocava immediatamente una convivialità fatta di allegria e affetti. Quel sorriso che si allargava su un volto al quale i segni del tempo non avevano levato la bellezza della gioventù... gli occhi schietti e vivaci... le sue parole sagge e ben calibrate che denotavano la capacità di cogliere con arguzia e attenzione le sfaccettature dell’animo umano.

E’ riuscita, nel corso di un periodo di tempo lunghissimo, a far diventare la panetteria qualcosa di più di un negozio. Quei pochi metri quadrati che profumavano di legno e farina, erano un porto sicuro, dal quale ogni cliente, oltre a uscire con due micche e un pacchetto di paste di meliga, portava con sé un ulteriore arricchimento. Che fosse una parola buona, una semplice battuta, era difficile non soffermarsi su quella figura di donna diventata un tutt’uno con la sua panetteria.

In un mondo in cui la volontà di progettare dura spesso meno di 24 ore, Teresa ha rappresentato la solidità. Morale, in primis. Solidità nella caparbietà di scendere nel pastino finché ha avuto salute (anzi, anche un po’ oltre); solidità nella dolcezza dei sentimenti famigliari, uno scudo durante l’ultima e dolorosa battaglia con la malattia.

Di lei restano infiniti ricordi e qualcosa di più. Lascia in dono un vocabolario di esempi sul come Teresa è stata moglie, mamma, nonna e lavoratrice.

Archivio notizie
Ottobre 2024
L M M G V S D
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
28293031