Il treno ripartirà quando ci sarà l’utenza minima
Per rivedere il treno correre lungo la linea Saluzzo-Savigliano occorrerà, probabilmente, attendere il mese di settembre.
Sollecitato nel corso dell’ultimo consiglio comunale, il consigliere Paolo Demarchi, che siede anche tra i banchi del consiglio regionale, ha ribadito di aver più volte interloquito con l’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi: «Con l’assessore Gabusi - ha detto Demarchi - siamo in contatto con Rfi. Questa tratta avrebbe un’utenza minima al momento, visto che le scuole sono chiuse e molte aziende private, istituti bancari, uffici pubblici stanno ancora utilizzando procedure di lavoro da casa. La sua riattivazione avverrà non appena ci saranno le condizioni minime per quel che riguarda il flusso di traffico. Il servizio da e per Savigliano è comunque garantito dal servizio autobus».
Il sindaco Mauro Calderoni ribadisce: «Ci sono voluti anni di lavoro dell’Agenzia Mobilità del Piemonte, nel cui cda ho rappresentato il Bacino Cuneese dal 2015 al 2019 per la riattivazione della linea, frutto della collaborazione con l’allora assessore regionale Balocco e il consigliere regionale Allemano. Non gettiamo al vento questo lavoro».
Sulla stessa linea anche i comitati di pendolari che, attraverso il Coordinamento per la Mobilità Integrata e Sostenibile, sottolineano: «Le corse della Saluzzo-Savigliano vanno riattivate quanto prima, possibilmente per l'entrata in vigore dell'orario estivo previsto il 14 giugno, almeno nelle fasce di maggior utilizzo, per poter garantire una mobilità sostenibile ai pendolari che comunque hanno ripreso l'attività lavorativa, o non l'hanno mai interrotta. Sappiamo che la situazione è ancora critica ma riteniamo che il trasporto ferroviario sia quello che possa garantire una maggiore garanzia di sicurezza, anche in termini di distanziamento».