Impennata di contagi e di ricoveri Guerra: «Bisogna puntare sui vaccini» nei comuni della zona rossa i positivi sono saliti a 260

Impennata di contagi e di ricoveri Guerra: «Bisogna puntare sui vaccini» nei comuni della zona rossa i positivi sono saliti a 260
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L’ospedale di Saluzzo registra un’impennata di numeri all’interno del reparto Covid, tornato proprio in questi giorni, ad essere al completo.

Il numero dei ricoveri non è però l’unico a farci comprendere che la terza ondata è arrivata anche nel Saluzzese. I contagi sono in aumento un po’ ovunque, e sono in molti, soprattutto tra gli amministratori e gli addetti del settore, a pensare che il ritorno del Piemonte in “zona rossa” sia ormai questione di giorni.

CONTAGI RADDOPPIATI

In zona rossa lo sono Cavour, dal 27 febbraio, e la Valle Po con l’Infernotto, dal 5 marzo. Nel paese ai piedi della Rocca, dove è stato acclarato un focolaio da variante inglese, i positivi sono passati da 16 a 88 nell’arco di una settimana, mentre nei dodici comuni saluzzesi soggetti a ordinanza restrittiva dalla scorsa settimana, i contagi sono saliti da 160 di mercoledì scorso, a 260 di martedì pomeriggio (fonte Regione Piemonte). Cavour ha uno dei tassi di contagio più alti dell’area, con l’1,6% dell’incidenza sulla popolazione, seguito da Envie e Paesana, all’1,3%.

A Saluzzo, dove il virus continua a diffondersi, i positivi sono 68, un numero per ora decisamente inferiore a quello registrato nelle altre città della Granda.

SERVONO I VACCINI

Sono 260 gli anziani vaccinati nel palazzetto dello sport di Cavour venerdì e sabato scorso, e mercoledì prende il via la stessa campagna nell’Infernotto e in valle Po, dove, nell’arco di 15 giorni, nelle sedi di Bagnolo, Barge, Revello e Paesana, saranno vaccinati circa 1300 ultra ottantenni.

Luigi Icardi, assessore regionale alla Sanità, in visita a Lagnasco, dove è stato attivato il presidio vaccinale mobile dell’Asl, ha dichiarato: «Servono i vaccini: nel mese di marzo ne arriveranno 530 mila per il Piemonte. Metteremo in campo tutte le nostre forze per vaccinare, in media, 20 mila persone. Stiamo cercando di far fronte alla carenza di personale attivando anche i contratti ai tirocinanti. Il personale promesso dal piano Arcuri non è mai arrivato, se non in misura del 10%».

Ogni giorno, in media, in provincia di Cuneo vengono vaccinate 2400 persone».

«Il vaccino - spiega Giuseppe Guerra, commissario straordinario dell’Asl per l’emergenza Covid - è la nostra arma in più per fronteggiare questa nuova ondata. A Savigliano, nella sede della Crusà Neira, lunedì aprirà il primo centro vaccinale extra-ospedaliero dell’Asl, che si affiancherà agli hot spot attivati per alcuni giorni nei piccoli centri. Ora servono i vaccini».

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