Incidente Aimeri: lo Spresal racconta la scena ai giudici

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Lunedì sono stato ascoltati in aula i tecnici dello Spresal, intervenuti subito dopo l’incidente che è costato la vita a E. B., operaio della Energeticambiente (ex Aimeri), che il 18 ottobre 2016 fu schiacciato dal carrello elevatore.

Testimonianze importanti al tribunale di Cuneo, dove i giudici dovranno pronunciarsi sull'accusa di omicidio colposo a carico di F. M., amministratore dell’azienda, e A. M., il datore di lavoro delegato. Vengono contestate carenze nella redazione del documento di valutazione del rischio, per l’assenza di misure di prevenzione e per la violazione sulla formazione relativa all’utilizzo di attrezzature.

La vittima, insieme a un collega, stava spostando cassonetti della spazzatura rotti in un’area del cantiere dalla quale sarebbero poi stati portati via. Il collega guidava il carrello ed E. B. era salito sopra le forche del carrello per sistemare il cassonetto, quando forse per la perdita di equilibrio è caduto a terra ed è stato travolto.

Da come emerge nei racconti dei teste, era sporadico l’utilizzo del muletto, ma all’occorrenza veniva utilizzato per spostare i pesanti cassonetti rotti, alcuni senza ruote o coperchi, che dovevano essere collocati in una specifica zona del piazzale per essere poi smaltiti. L’udienza è stata rinviata al 24 aprile per ascoltare i testi della difesa e per la discussione.

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