Indispensabile ricorrere a un tecnico

Non esiste una regola che vale sempre; solo lo studio di un tecnico qualificato può indicare con certezza la priorità degli interventi da eseguire in modo da minimizzare la spesa e massimizzare il risultato. Questo studio si chiama Certificazione energetica o Attestato di prestazione energetica (in breve Ape).
In esso viene stabilito il fabbisogno energetico della casa che scaturisce da come essa è fatta (geometria e materiali). I software utilizzati per l’elaborazione di tali Certificati sono poi in grado di identificare la dispersione dei singoli elementi e il tecnico, facendo delle simulazioni, può definire i miglioramenti conseguibili.
Nell’Ape c’è una sezione denominata Interventi raccomandati, in cui il tecnico indica gli interventi da poter eseguire, il loro ritorno economico espresso in anni e la nuova classificazione energetica che la casa avrebbe a valle dell’intervento. Tutti gli interventi proposti godono di forme di detrazione fiscale (Bonus Casa, Ecobonus) o contributi a fondo perduto (Conto Termico).
Da tenere presente le zone climatiche, vale a dire le aree in cui è stato suddiviso il territorio italiano e che hanno sommariamente lo stesso clima. E’ una suddivisione attuata con la legge n.10/91 il cui scopo era, tra gli altri, la disciplina dei periodi di accensione degli impianti termici. Suddivisione eseguita con la metodologia dei gradi-giorno.