Intervento a Paracollo, c’è il sì dell’Aipo

Intervento a Paracollo, c’è il sì dell’Aipo
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Dopo anni di attesa e di pressione da parte dei residenti della zona, si interverrà sulla confluenza del rio Torto con il Po e del tratto di fiume che va da Paracollo al ponte dei pesci Vivi.

Nei giorni scorsi è arrivato il via libera definitivo dell’Aipo, l’Agenzia interregionale per il fiume Po, per un intervento di sicurezza definito dai residenti della zona “della massima urgenza”.

L’area dei lavori è quella vicina alla confluenza tra Po e rio Torto, nelle campagne che confinano con il comune di Revello. Il Po, negli ultimi anni, ha scavato una profonda ansa lungo la sponda destra, divorando ettari di terreni all’altezza della confluenza con il rio Torto.

Se l’erosione dovesse proseguire con una prossima ondata di piena, “mangiando” gli ultimi metri di terreno che dividono i due corsi d’acqua, secondo i tecnici dell’Aipo ci sarebbe un potenziale pericolo per le aziende agricole che si trovano nelle campagne a valle, perché il Po potrebbe deviare il suo corso.

Spiega il consigliere regionale Paolo Demarchi: «Finalmente, dopo anni di pressioni, con questa giunta regionale Aipo destina soldi per la manutenzione del fiume Po in località Paracollo. Sono anni che personalmente seguo la vicenda ed ora, grazie al mio ruolo di consigliere regionale e alla disponibilità dell’assessore Marco Gabusi e dell’Ingegner Zanichelli, che hanno preso parte a una serie di sopralluoghi sul posto, si interviene per la pulizia del letto del fiume e il ripristino degli argini da cascina Roccabigliera fino al ponte dei Pesci Vivi. Un’operazione fondamentale per frenare l’erosione delle sponde del fiume e di messa in sicurezza delle numerose abitazioni esposte ai rischi».

Importante il ruolo giocato anche dal consigliere comunale Giorgio Ponso, rappresentante del mondo rurale e sempre in prima fila per farsi portatore delle richieste e delle emergenze del territorio.

Il progetto prevede lo scavo di materiale nel centro dell’alveo, per riportarlo sulla sponda per contrastarne l’erosione.

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