Jflwja fjioqjgooejwhow Covid, il Maero è immune
Un 25 Aprile di liberazione dalla paura che sta attanagliando molte strutture sanitarie, quello vissuto alla casa di riposo di Manta. In quel giorno infatti sono stati sottoposti al tampone 64 ospiti e 53 operatori. In verità i risultati sono arrivati solo nei giorni successivi, ma quel sabato in compagnia degli operatori “scafandrati” resterà impresso nella memoria di chi vive e lavora nella residenza amministrata dalla Sereni Orizzonti.
Tutti i test hanno dato esito negativo. Il Comune plaude alla buona gestione dell’emergenza e ricorda l’intransigenza, manifestata sui temi della sicurezza fin dal mese di febbraio: «Era stata adottata una linea rigida di chiusura della struttura, che a molti era apparsa esagerata. Noi come amministrazione l’avevamo avallata. Quando ha iniziato a prospettarsi il rischio di propagazione del virus, l’accesso alla struttura è stato consentito unicamente agli operatori. Direttore sanitario, direttrice di struttura e operatori in questi mesi hanno adottato ogni accortezza».
I parenti degli ospiti del Maero, con senso di responsabilità, hanno compreso la situazione e sono rimasti in contatto con i propri cari con telefonate e video.
Dicono il sindaco Paolo Vulcano e l’assessore Stefania Arnolfo: «Gli operatori hanno permesso di mantenere un contatto dei residenti con i famigliari attraverso video-chiamate e messaggi. Un modo per preservare la salute degli ospiti, evitando di far pesare il meno possibile la distanza».
Ma la solidarietà nei confronti della casa di riposo non si ferma qui. Il Comune ha fatto recapitare dei fiori da porre sui davanzali per dare un segno di speranza e fiducia, apprezzato in particolare dalla signore. Lo stesso hanno fatto i fratelli Scaramozzino, titolari della storica azienda di vendita di fiori del paese.
Nel segno della fantasia l’iniziativa intrapresa dagli educatori del Comune, che stanno raccogliendo disegni e registrazioni dei piccoli mantesi per poterne poi realizzare un video da proiettare in struttura. Dicono: «Sarà un abbraccio virtuale dei bambini verso i nonni che vuole essere un abbraccio di tutta la comunità in questo duro periodo».