L’album nato in casa durante la clausura
La scorsa settimana è uscito sui principali stores digitali “Villa Temi”, album di brani originali composti da Daniele Trucco (nella foto), saggista e musicista verzuolese residente a Manta. Per la prima volta Trucco si confronta con la canzone “d’autore” diventando scrittore anche dei testi e abbandonando per un momento la musica sperimentale ed elettronica nel cui filone ha prodotto album quali “Approdi / Landings” (lavoro multimediale nato sulle parole del poeta Sergio Gallo e di recente sbarcato all’Abruzzo Book Festival), “Math Music” (citato nel sito dell’American Mathematical Society) e “Pr1me Numbers” (trasposizione musicale della sequenza dei numeri primi da 2 a 997).
Nove delle undici tracce di “Villa Temi” raccontano situazioni di vita vissuta, con paradossi simpatici su cui riflettere. Completano la track list due cover (“Bologna ’77” e “Milano”), entrambe omaggio al cantautore romano Stefano Rosso scomparso nel 2008.
L’album è stato registrato nel corso del 2020 nella casa del musicista - da qui il titolo dell’album - utilizzando una strumentazione assai varia: a parte la componente elettronica, compaiono percussioni e chitarre giocattolo, un pianoforte a coda, flauti dolci, una batteria e rumori e suoni catturati qua e là nell’abitazione. Per i cori si è avvalso della figlia Benedetta di sei anni e, non potendo fare altrimenti per via del lockdown, di se stesso. Il tutto è stato mixato in casa negli ultimi giorni della lunga segregazione causata dal coronavirus.
I pezzi forte dell’album sono “La scuola”, nel quale si ripercorrono le tappe di tutto il percorso scolastico dell’autore, in un mood nostalgico nel quale molti ascoltatori si potranno riconoscere; “God”, poesia del 2012 fatta di dieci endecasillabi errati (ognuno con un accento sfalsato in avanti di una sillaba) e trasformata in canzone per l’occasione e “I dubbi di Adamo”, curiosa vicenda che vede coinvolto uno spaesato marito di Eva che si interroga sulla funzione del suo ombelico.
Un’anticipazione: “Voglio Elena”, l’ultima traccia del disco, compare in versione demo come lancio di un progetto molto ambizioso che comprenderà l’uscita come singolo a fine estate dello stesso brano in versione elettrica e anche di un videoclip. La regia sarà del giovane Filippo Ariaudo (16 anni) della Filmalo Production, già autore del cortometraggio The Vulnus Rising e di un documentario sull’eccidio della Candelora, mentre Filippo Gerbaudo (19 anni) si occuperà della fotografia.
Gli attori, la troupe e gli scenografi saranno tutti alunni delle scuole superiori di Cuneo coordinati dallo stesso Ariaudo.