L’amico Giorgio Groppo
Egregio direttore,
all’amico Giorgio Groppo che ci ha appena lasciato mi legavano tante cose, compreso il giorno di nascita, il 15 marzo (ma lui era più giovane di 4 anni) e il carattere forte, entrambi con lingua più rapida della prudenza.
Giorgio Groppo ha sempre accettato le sfide del volontariato senza compromessi.
Ricordo i suoi occhi lucidi l'anno che festeggiò il capodanno con l’associazione Papa Giovanni a Fossano. Ricordo il suo entusiasmo quando scopriva nuove idee durante la "Fiera del Volontariato".
Nella foto che accompagna questo ricordo lo vedete esperimentare con me l'educazione alla sicurezza stradale sul macchinario che, simulando un incidente, insegnava sia la prudenza che l'uscire dall'auto se sei a testa in giù.
Vivere partecipando personalmente ai sogni delle persone è un dovere per chi si definisce cristiano. Giorgio ha percorso il Piemonte in lungo e in largo per fare questo. Ciò non gli ha evitato critiche e momenti di isolamento e sofferenza.
Sono certo che di lui rimarranno tanti bei ricordi e un esempio di tenacia battagliera che è sempre stata più forte degli spigoli caratteriali.
È stato un amico che mi precede lasciandomi in dono strumenti umani e spirituali per proseguire la vita. La qual cosa è bella, solo alcuni pochi lasciano vite esemplari alle loro spalle!
Ciao Giorgio e Forza Toro!