L’arte di Nazer viaggia da Bologna a Bergamo
Tornato a casa con il terzo posto assoluto sui 101 autori invitati al Premio Nazionale per le Arti Visive di Bologna, il pittore Fausto Nazer mostra nella sua nuova galleria di Venasca, sotto il ristorante-pizzeria del Marchesato, la motivazione del riconoscimento assegnato alla sua opera “Ritrovarsi”. «Essere sul podio di questo nuovo Premio mi dà soddisfazione - spiega Nazer - soprattutto per la qualità della giuria, composta da specialisti e critici di valore. Avevano visto il mio catalogo e ci tenevano ad avere un mio quadro. Io avevo appena ultimato quest’olio su tela 100x80, una mia lettura del momento difficile che viviamo, e l’ho portato a Bologna. E’ andata bene».
E allora diamo conto della motivazione vergata dai giurati: «Con grande sapienza e abilità l’artista in quest’opera sceglie di raccontare della bellezza della vita e dell’arte attraverso l’incontro, il riunirsi numerosi ciascuno accanto agli altri anche in tempi caliginosi e opachi, protetti da ampi ombrelli, quasi a volersi riparare dai mali dell’esistenza. Una lunga fila di ombrelli in sequenza, realizzati con mano e pennello capaci, pare voler narrare di comuni destini obbligati e ordinati lungo file silenziose e sommesse.... Anche sullo sfondo oscurato dell’opera risalta la luce e la lucentezza, quasi a voler irradiare un messaggio di speranza e positività».
Sotto le firme: Bruno Cinanni presidente del Centro Unesco di Bologna, Roberto Dudine titolare della Galleria Farini, Rosetta Savelli, scrittrice, Gian Aldo Traversi giornalista presso Il Resto del Carlino, Shao Kangchunzi, Art Chinese Curator.
Prossimi impegni? Nazer: «Ho messo a punto la mia galleria e volevo inaugurarla in autunno. Purtroppo tutto è rinviato, speriamo a primavera». Il “pittore della pioggia” è inoltre atteso a Bergamo, quando sarà possibile, per consegnare il quadro “Libera nos” all’ospedale Papa Giovanni XXIII.