L’attesa riforma del Fitosanitario xxx
Era nell’aria da diversi anni ed era un’azione auspicata e sentita dagli operatori; oggi finalmente possiamo commentare la riforma del Servizio fitosanitario nazionale.
Assomela ha un intenso rapporto con la struttura, così come con i Servizi fitosanitari di diverse regioni, su almeno tre assi principali: dossier di accesso a nuovi mercati, autorizzazione di agrofarmaci ed emergenze fitosanitarie. Pur in un quadro di rapporti interpersonali eccellenti, le criticità prese in carico dalla riforma hanno certamente pesato sui processi in passato.
Se si osserva l’accelerazione della domanda di “nuovi mercati”, così come quella di affrontare situazioni di criticità emergenti, non ultimo il progetto di rilascio dell’antagonista della cimice asiatica, la necessità di rivedere la struttura del Servizio e di rifasare le regole di funzionamento era ormai una urgenza inderogabile. L’esempio della richiesta di certificazione dello stato Ogm-free per l’esportazione in India è una evidenza di come oggi questi temi abbiano necessità di una copertura precisa e di una rete relazionale estesa e veloce.
I recenti successi per l’accesso a diversi Paesi come Thailandia, Taiwan e Vietnam, ai quali il Servizio fitosanitario ha dato forte supporto, evidenziano che dalla riforma attuale si attende un miglioramento ed accelerazione dei processi. Ma tutto l’ambito fitosanitario, dalla riformulazione del Piano per l’impiego di fitofarmaci, alla strategia Farm to Fork, per l’eliminazione delle sostanze attive e di agrofarmaci, ha bisogno di un Fitosanitario pronto e reattivo. L’adeguamento della dotazione di personale, il potenziamento tecnologico, così come la capacità decisionale del Comitato, potranno dare linfa ed energia al lavoro del Servizio, oggi assolutamente strategico.
Finalità come la valorizzazione del Made in Italy, i controlli alle frontiere, la reciprocità e così via, potranno così finalmente diventare obiettivi concreti e compatibili con i tempi chiesti dagli operatori e dai mercati.