L’azienda di volantini in realtà era un’officina

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Sei mesi d’arresto al termine del processo e nessuna multa dal momento che difficilmente sarebbe potuta essere riscossa: questa la condanna inflitta negli scorsi giorni ad A.S., immigrato nordafricano titolare della Europa Pubblicità di Casalgrasso. L’imputato, incensurato, è però irreperibile da diverso tempo e sarà difficile rintracciarlo.

La Europa Pubblicità sulla carta era un’azienda di volantinaggio. In realtà, come è stato scoperto dai vigili del fuoco in seguito a un esposto, la situazione era ben diversa. Nel fabbricato di Casalgrasso, sede dell’attività, erano presenti bidoni di olio, due auto a motore smontato, parti meccaniche, una bombola di gpl, cavi e attrezzi. A questo materiale insolito per un’agenzia di volantinaggio si accompagnava una sicurezza precaria: nessuna via di fuga segnalata, impianto elettrico a cavi esposti, stoccaggio di bidoni pericolosi all’interno del fabbricato invece che all’esterno.

Ai vigili del fuoco è parso subito evidente che all’attività di volantinaggio, avvalorata da un mucchio di carta accatastato a pochi metri dai motori delle auto, fosse stata affiancata un’attività di meccanico e autoriparazioni.

In caso di incendio o cortocircuito, la quantità di carta accumulata destinata al macero avrebbe alimentato le fiamme, causando danni ingenti. Ed è così che la Procura ha evidenziato il reato per varie violazioni alle norme di sicurezza sul lavoro e antincendio.

In un primo momento il titolare aveva iniziato a seguire le restrizioni di legge ma poi, d’improvviso, ha cessato l’attività facendo perdere le sue tracce. Durante un secondo sopralluogo dei vigili del fuoco A.S. non era presente e il personale trovato nel capannone non parlava l’italiano: c’era un unico interprete che riferiva ai presenti le parole dei vigili del fuoco. Tutti erano sprovvisti di documenti.

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