L’ora dei saluti con don Mario

L’ora dei saluti con don Mario
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È terminato domenica, dopo quasi 37 anni, il servizio pastorale di don Mario Peirano a Barge. Durante la messa delle 10,30, celebrata a San Giovanni, don Mario, molto commosso e dispiaciuto, ha porto i suoi saluti alla comunità parrocchiale bargese.

Anche i fedeli si sono dimostrati rattristiti. Avendo lasciato un’impronta indelebile in tutta la comunità, in segno di riconoscenza e fratellanza, il sindaco Piera Comba, i gruppi pastorali e le principali associazioni del paese hanno voluto omaggiarlo con alcuni doni dal valore simbolico.

Toccanti le parole di don Mario pronunciate all’omelia: «Scusatemi se mentre vi parlo mi scende qualche lacrima, ma mi conforta il fatto che Gesù abbia pianto per un solo amico a differenza mia che piango davanti a tanti amici, quindi sono già scusato in antecedenza».

«Ho avuto modo di conoscervi in questi anni, di apprezzare quello che mi avete regalato, innanzitutto la vostra comprensione e il vostro costante aiuto. Grazie a tutti voi che siete qui per pregare, conterò sempre sulla vostra preghiera mentre vi assicuro che la mia Barge la porterò nel cuore. Anche se dovessi andare in capo al mondo non vi dimenticherò. In questi anni mi siete stati fratelli, sorelle, papà con i vostri consigli e mamme con il vostro affetto. Le vostre famiglie sono sempre state le mie: le vostre gioie e speranze e i vostri lutti li abbiamo sempre condivisi fino ad oggi».

«Vi dico grazie - ha proseguito don Peirano - per questi quasi 37 anni trascorsi con voi; sono stati brevi, troppo brevi. Avrei sempre desiderato poter continuare con voi fino alla fine della mia vita».

«Grazie a tutti e grazie per tutto. Grazie al sindaco per le parole incoraggianti che ho trovato su di me e grazie ai suoi collaboratori per il lavoro che hanno svolto facendo squadra: continuate così! Un grazie alle Forze dell’ordine e a tutte le associazioni. Infinite grazie alle famiglie, ai giovani e ai ragazzi: siete sempre stati la mia forza e scusatemi se non sempre io sono stato la vostra».

Una pausa, e poi il discorso è così ripreso: «La seconda parola che vi dico, sinceramente, credetemi, è “perdonatemi”. Perdonatemi se in questi anni avessi dimenticato qualcuno, soprattutto i malati, i poveri o le famiglie in difficoltà: non era nelle mie intenzioni. Perdonatemi per quanto non ho saputo fare, ma vi garantisco che ho sempre cercato, con tutti i mei limiti, di amarvi per creare una grande famiglia».

«La terza parola è “ciao”: ciao a tutti. Ciao agli anziani o agli ammalati presenti nelle nostre case e agli ospiti della struttura Don Uberti e del Cottolengo: dite loro che oggi sono qui con me. Ciao ai collaboratori parrocchiali e grazie ai consigli pastorali, di amministrazione e alle associazioni. Ciao a tutti i bambini che ho battezzato, alle famiglie che ho unito nell’amore di Cristo e un ciao ai miei chierichetti: siete sempre stati i primi. Ciao ai ragazzi dell’oratorio, anche se ultimamente non abbiamo più potuto organizzare le “estate ragazzi” e altre iniziative: vi auguro di poter riprendere al più presto. Un ciao, anzi un arrivederci, anche a don Bertinetto. Non voglio dimenticare nessuno, dunque permettetemi di ricordare anche tutti i nostri cari defunti».

«Questo “ciao” voglio sia un ciao aperto alla speranza e alla gioia. Continuerò nella preghiera a camminare con voi. Ricordiamoci almeno ogni domenica quando ci incontreremo o vi incontrerete per la messa delle 10,30 e fin da ora cari auguri a chi mi succederà: don Andrea. Prendete il mio successore come un dono che vi fa il Signore. Ciao, un abbraccio forte a tutti».

Ed ecco il pensiero delll’amministrazione comunale: «Esprimiamo tutta la nostra gratitudine a don Mario Peirano per i 37 anni trascorsi a Barge, profusi nell'impegno apostolico e nel sostegno affettuoso e solerte ai parrocchiani bargesi. Vogliamo ricordarlo anche per la fondamentale opera di recupero dei monumenti sacri bargesi, tra cui la canonica, la cappella invernale, la chiesa parrocchiale e la chiesa di Santa Maria e, non ultima, la sistemazione dell'oratorio, simbolo della sua passione per la pastorale giovanile. La persona di don Mario lascia un ricordo indelebile e una trama di affetti che certamente durerà nel tempo e che avrà modo di continuare a dare buoni frutti».

Alla fine della funzione, intervallata dagli stacchi del coro parrocchiale”, don Mario ha donato a tutti i presenti una caramella, un gesto che è solito compiere durante la celebrazione di Natale e che, non potendo più esserci, ha deciso di anticipare. «Colgo in anticipo l’occasione di augurarvi un sereno Natale e un bell’inizio di anno».

Questa domenica, 6 dicembre, ci sarà l’ingresso del nuovo parroco don Andrea Borello.

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