L’Unione dei Comuni si garantisce vita più lunga, fino al 2023, e vincola il “dissidente” Oncino, blindando i servizi associati
Il Consiglio dell’Unione Montana del Monviso è pronto - pur se in un mare non propriamente calmo - a tornare a riunirsi. Pur in assenza, al momento, di comunicazioni ufficiali, sembra che la prossima assise si occuperà - fra l’altro - di un paio di modifiche statutarie.
La prima - che riguarda le massime cariche a cominciare dalla presidenza - la si potrebbe chiamare la norma “salva seggiole e loro occupanti”. Nel mirino c’è infatti l’articolo 5 dello Statuto che recita testualmente come l’Unione montana abbia durata fino al 31 dicembre 2023, ma anche che la scadenza possa essere posticipata con deliberazione dei Comuni aderenti. Poco meno di tre anni, da oggi. Troppo poco per quanti, i più, sono stati eletti alla guida dei loro Comuni non più tardi dello scorso 26 maggio 2019 e che vedrebbero venir meno il loro posto al sole prim’ancora della fine del loro mandato.
Intenzione di questa nuova Giunta parrebbe essere quella di portare all’approvazione del Consiglio un ampliamento della scadenza.
La seconda modifica la si potrebbe invece chiamare la norma “metti Oncino con le spalle al muro”. Dai sussurri che filtrano dall'ente di via Santa Croce, sembra infatti che la maggioranza dell’Unione voglia finalmente fare chiarezza su quanto comporta - in materia di obblighi - fare parte dell’Unione, ponendo così fine ad un vulnus legislativo sulla materia.
Si va infatti incontro a uno specifico articolo che imporrà, una volta approvato, ai Comuni facenti parte dell’Ente, di aderire a tutti i servizi che questo mette a disposizione degli associati e non più a scegliere, come qualcuno fa oggi, “questo sì, quello no”.
Quale che sia la chiave di lettura che ognuno vorrà dare all’introduzione di questa norma, è persino troppo chiaro che essa avrà come obiettivo il ridurre a più miti consigli Oncino ed il suo sindaco, cui non sarà più consentito di abbaiare senza mai mordere, cosa più volta accaduta già sotto la guida del presidente precedente, quel Mario Anselmo al cui carisma va dato atto di aver tenuto sempre botta ad ogni mal di pancia e non solo a quelli, molto frequenti, di Oncino.
Staremo a vedere cosa accadrà. Per poi raccontarvelo.