L’università va in carcere

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Dopo un avvio sperimentale nello scorso anno accademico, nel carcere di Saluzzo nasce il secondo centro universitario per detenuti in Piemonte. Il primo è al “Lorusso e Cutugno” di Torino. La convenzione fra Università, carcere e ufficio esecuzione penale esterna di Cuneo, è stato siglato mercoledì scorso.

Renderà stabile e strutturale un'iniziativa che ha coinvolto sei studenti detenuti lo scorso anno accademico e salirà a 14 quest’anno.

La maggior parte di loro si è iscritta ai corsi dei dipartimento di Giurisprudenza e cultura, politica e società.

Soddisfatti il provveditore dell’amministrazione penitenziaria Pierpaolo D’Andria, e il dirigente Domenico Arena, che sottolineano: «Dobbiamo confrontarci con la dimensione digitale, tema che non può più essere eluso». Fra gli impegni dell’accordo c’è quello per strutturare la didattica a distanza attraverso il collegamento audio-video per lezioni, prove di esame e contatti con i docenti.

Conclude il garante comunale dei detenuti Paolo Allemano: «Saluzzo raggiunge questo risultato grazie alla lungimiranza della direzione, l'impegno generoso degli istituti scolastici cittadini e dei volontari. Si può guardare con più serenità al futuro di un carcere di alta sicurezza laddove si produce cultura. Saluzzo, candidata ad essere capitale italiana della cultura nel 2024, ha un ulteriore banco di prova».

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