La biblioteca saluta Bruno Uomo del Cai e di cultura
E’ mancato all’improvviso Bruno Mezzomo, un uomo retto e buono, ricco di cultura e vitalità spesa con entusiasmo al servizio della comunità bargese.
I membri del Consiglio della biblioteca comunale “Michele Ginotta” di Barge, di cui Bruno è stato presidente dal 2017, desiderano ricordarlo partendo da una considerazione di Buddha: «Né il fuoco né il vento, nascita né morte possono cancellare le nostre buone azioni».
«Le buone azioni di Bruno Mezzomo sono state molteplici – raccontano -, grazie alla brillante intelligenza e versatilità che lo hanno sempre caratterizzato. La sua bonaria e giocosa ironia gli hanno permesso di guidare il gruppo di lavoro del Consiglio di Biblioteca con professionalità ed efficienza. Bruno era generoso e competente, instancabile nel proporre tante attività culturali, sempre propositivo e concreto, profondamente umano. Mancheranno il suo impegno e la sua presenza costante in biblioteca, la sua disponibilità e accoglienza. Sapeva ascoltare, valutare e prodigarsi per aiutare ad attuare svariati progetti. Era battagliero ma con un cuore buono. Amava la sua terra d’origine, ne andava fiero e si era inserito in modo attivo e creativo nella nostra comunità». «Toccherà raccogliere il suo testimone con grande energia, per poter continuare, sulle sue orme, il proficuo e considerevole lavoro da lui iniziato. Si cercherà di mantenere viva la passione per i libri che Bruno ha amato e che avrebbe ancora voluto presentare, in particolare sulla montagna e sulla natura.
La consigliera con delega a Scuola e Cultura, Alessandra Dimichino lo ricorda così: «Bruno era un uomo eloquente, avrebbe saputo introdurre e presentare qualsiasi argomento, improvvisando in modo impeccabile. In questi anni ci ha lasciato trasparire le sue passioni sportive e quelle naturalistiche legate al Cai, inserendole armoniosamente fra i vari eventi».
«A Bruno rivolgo un grazie di cuore - sottolinea il sindaco Piera Comba -. Grazie Bruno, per tutto ciò che hai dato alla comunità, con generosità, sapienza e ironia. Ci auguriamo che tu possa continuare a camminare nella luce e a godere all’infinito dei paesaggi delle tue amate montagne».