La consegna dei formaggi valgrana alle famiglie dei primi nati del 2020 Un dono beneaugurante ai 4 bebé

La consegna dei formaggi valgrana alle famiglie dei primi nati del 2020 Un dono beneaugurante ai 4 bebé
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«La nostra è una realtà che, in trent’anni di vita, non ha mai smesso di guardare al futuro; partiamo da radici consolidate e da durature esperienze generazionali, ma è fondamentale per noi rivolgere sempre l’attenzione al domani, di cui questi quattro bambini sono un simbolo di sommo rilievo». Con queste parole Franco Biraghi, presidente della Valgrana, ha commentato la volontà di premiare, per il terzo anno consecutivo, i primi tre nati della provincia di Cuneo e il primo nato di Scarnafigi con una forma di Piemontino, il celebre formaggio a pasta dura diventato ormai un cult della produzione casearia italiana.

L’emergenza dettata dal Covid-19 ha soltanto modificato il modus operandi dell’evento ma non ne ha cambiato l’essenza e i valori.

Sabato 13 giugno, a porte chiuse e in totale sicurezza, sono stati premiati Elisabetta Gozzarino di Costigliole Saluzzo, Iside Nepote di Centallo, Lorenzo Mattis di Pocapaglia e Amelia Micol Ellena di Scarnafigi, assente e rappresentata dal papà Diego.

Un momento che sancisce lo stretto legame che intercorre tra l’impresa scarnafigese e il territorio che l’ha vista nascere e ampliarsi negli anni e nei confronti del quale la Valgrana ha sempre dimostrato un profondo affetto. La scelta di proseguire con una tradizione che ha negli occhi il futuro e i suoi piccoli rappresentanti è emblematica dell’importanza che simili valori rivestono per l’azienda.

«Il mio augurio - ha sottolineato Franco Biraghi - è che questi prodotti buoni e genuini entrino nel Dna delle nuove generazioni». I genitori hanno avuto la possibilità di scegliere tra una forma di Oro stagionato oltre 24 mesi, una di Classico oltre 16 mesi e una di Dolcissimo più delicata e adatta ai bambini.

Non ci sono stati né buffet, né pranzi, gli ingressi sono stati scaglionati ogni mezz’ora ma questa atmosfera surreale non ha snaturato il senso dell’evento:

«In un momento così delicato - ha ricordato Franco Biraghi - la Valgrana si conferma un’impresa solida guidata non soltanto da impegno, dedizione e passione, ma anche dalla capacità di ripagare il territorio con una ventata di speranza e ottimismo. Ci auguriamo, il prossimo anno, di poter ripetere questa tradizione in un maniera diversa, con tanta gente e una bella festa per mostrare al meglio la nostra realtà e le sue caratteristiche».

Sicuramente l’entusiasmo che guiderà l’edizione del 2021 riempirà i magazzini di stagionatura, sede dell’evento, di tutta quella gioiosa convivialità che è stata soltanto temporaneamente accantonata ma il cui spirito si scorgeva dietro le mascherine, negli occhi dei presenti.

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