La Croce Rossa cambia pelle per vincere il virus
L’anno della pandemia si è rivelato per la Croce Rossa di Manta uno snodo decisivo, che le permette di assumere sempre di più quel ruolo di riferimento territoriale che 3 anni fa proprio il presidente della Cri Francesco Rocca (giunto per inaugurare la nuova sede) aveva prefigurato come obiettivo dell’unità locale.
NUOVO SLANCIO
Rocca sta dando un nuovo slancio all’associazione internazionale e Manta, nel suo piccolo, sta seguendo le direttive, realizzando nel quartier generale di piazza Amedeo Damiano un prototipo di Croce Rossa moderna, dinamica e pronta a ogni esigenze. Ne è stato un esempio encomiabile la crisi pandemica degli ultimi mesi. Proprio nel periodo di maggiore pressione, il gruppo ha acquisito 11 volontari temporanei, che hanno rappresentato un valore aggiunto durante le operazioni dei mesi più difficili. Molto di loro poi, superato il corso autunnale, sono diventati volontari effettivi.
OLTRE 200 MILA KM
Nel 2020 sono stati percorsi dai mezzi Cri 205 mila chilometri, con 4.800 trasporti infermi (di cui 2700 solo destinati alla dialisi) e 650 interventi di emergenza sanitaria (118): di questi 19 sono stati per Covid conclamato.
Una importante novità è stata rappresentata dal progetto "Il tempo della Gentilezza", promosso a livello nazionale: l’obiettivo è quello di aiutare le persone che più sono state colpite dalla pandemia, soprattutto durante il periodo di lockdown. I volontari hanno consegnato beni di prima necessità (farmaci e spesa) a 14 famiglie tra Manta, Verzuolo e Saluzzo e, in collaborazione con il Comune, hanno potuto offrire i pacchi della solidarietà raccolti grazie alle donazioni.
Sono stati inoltre organizzati 6 corsi per l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico per i volontari.
SERVIZIO CIVILE ROSA
Fondamentale è stata la collaborazione e l’impegno profuso dalle ragazze del servizio civile e dalla dipendente amministrativa. Un ulteriore aiuto è arrivato alla fine dell’anno, e prosegue tuttora, con l’assunzione di un dipendente autista soccorritore necessario per sopperire alla forte richiesta di trasporti inter-ospedalieri e dimissioni Covid che nel 2020 sono arrivati ad essere quasi 400.
Dicono dai vertici della Cri: «Tutto questo senza mai rinunciare alla sicurezza dei volontari e dei nostri assistiti. Non a caso, grazie alla convenzione con l'Asl, abbiamo potuto promuovere una campagna di vaccinazione anti-Covid 19 all'interno del nostro comitato».