La domus romana, i barbari e i castelli L’assedio di Pasqua poi cambiò la storia

La domus romana, i barbari e i castelli L’assedio di Pasqua poi cambiò la storia
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Le tracce storiche nell’era precristiana in bassa valle Varaita riconducono alla presenza di popolazioni Celto-Liguri. La successiva dominazione romana è confermata dal sito venuto alla luce grazie agli scavi archeologici iniziati nel 2003 e con nuove scoperte recenti.

In questa zona, non distante dalla collina e vicino ai principali corsi d’acqua, nacque e prosperò dal I al IV secolo d. C. un insediamento con villa patrizia, fabbricati agricoli, alloggiamenti, locanda e un’attrezzata cantina. La domus romana di Costigliole Saluzzo era un’antesignana dei moderni bed&breakfast, stazione di posta e ristoro lungo la via delle Gallie che da Augusta Bagennorum (Bene Vagienna) risaliva verso Pedona (Borgo San Dalmazzo) e le Alpi.

Anche la Costigliole antica subì le invasioni barbariche e delle orde saracene. Cacciati i “mori”, in epoca medievale il feudo venne governato dalla consorteria dei “da Costigliole”, da cui emerse la famiglia Costanzia, fedelissima ai Marchesi di Saluzzo. Tra il 1200 ed il 1300 Costigliole diventò paese di una certa rilevanza, dalle poche abitazioni vennero edificati i castelli ai quali si accedeva dalle porte delle quali oggi resta testimonianza nella Porta Graffiona.

Verso la fine del ‘400 il Marchesato di Saluzzo dovette fare i conti con l’ascesa dei Savoia. Dopo aver eroicamente tenuto testa a un lungo assedio, a Pasqua del 1487 i costigliolesi furono costretti ad accettare la resa. Il duca Carlo di Savoia ordinò la distruzione di torri e fortificazioni, che saranno al centro delle visite guidatr organizzate domenica.

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