La frutta e le bellezze del paese su Padre Pio Tv e a Melaverde

La frutta e le bellezze del paese su Padre Pio Tv e a Melaverde
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Nel mese di agosto Lagnasco è stata protagonista del viaggio di Santi Comuni, neonato format televisivo firmato dalla giornalista Renata Cantamessa (foto) e prodotto dalla società Tgevents Television in onda su Padre Pio Tv, che ogni domenica accompagna alla scoperta dei luoghi italiani dei Santi e dei talenti, comunità che dalla fede e dalla devozione traggono linfa per mantenere vive la cultura, il folclore e la biodiversità economica locale.

Domenica 2 agosto la prima delle tre puntate dedicate a Lagnasco: 25 minuti di approfondimenti che hanno sposato temi quali la devozione mariana legata ai piccoli santuari del territorio (con partenza dal santuario di Santa Maria, cui i lagnaschesi sono particolarmente legati), che è culminata nella presentazione della rubrica Opere Divine, in collaborazione con la Diocesi di Saluzzo. Spazio alle manifestazioni, alla promozione del territorio, allo sport e i progetti legati al mondo ortofrutticolo.

«Siamo un Comune di 1.500 abitanti, ma amiamo chiamare Lagnasco “capitale della frutta del Piemonte” - spiega il sindaco Roberto Dalmazzo -. Facciamo parte del polo saluzzese della frutta, che accoglie 12 mila lavoratori stagionali, e siamo sede di molte organizzazioni di produttori che esportano diverse varietà di frutta in tutto il mondo: dalle mele ai kiwi, dalle pesche alle susine, ai piccoli frutti. Ed è proprio questa forte vocazione agricola a tenere vivo il legame con la tradizione, inclusa quella legata alla devozione delle chiese e cappelle a km0».

MELAVERDE

Ribalta nazionale domenica scorsa quando Lagnasco è stata protagonista della trasmissione televisiva di Canale 5 "Melaverde".

La prima puntata della 22esima stagione è stata inaugurata proprio con Lagnasco. «Melaverde ha raggiunto Lagnasco, capitale della peschicoltura piemontese – scrivono gli autori del programma -. Pensate che l’80% delle pesche coltivate in questa regione viene proprio da queste zone dove negli anni '50 sono nati i primi impianti moderni di coltivazione.  Nella provincia di Cuneo, la pesca ha sempre avuto un ruolo importantissimo e ha segnato una fondamentale evoluzione per la frutticoltura del nord d’Italia. Dalla storia dei frutteti per poi seguire una filiera biologica controllata che trasforma queste pesche in polpa, frullati e spremute bio di qualità che portano in tavola l’autentico gusto della frutta con le sue autentiche proprietà. La frutticoltura piemontese è in costante evoluzione e negli ultimi anni si stanno moltiplicando diverse coltivazioni alternative di piccoli frutti dove ogni frutto viene raccolto a mano e posizionato in vaschette pronte per raggiungere le nostre tavole».

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